Tappe da non perdere sul Trenino rosso del Bernina

Una giornata indimenticabile sul Trenino rosso del Bernina

Se anche per te l’equazione vincente è Natale = neve + decorazioni + lucine, allora questa è decisamente un’avventura che non puoi perderti.

In questo articolo condividerò con te la mia esperienza di un giorno sul Trenino rosso del Bernina e ti consiglierò le tappe da non perdere durante il tragitto ma devi sapere che è possibile organizzare anche degli itinerari in più giorni e che sono previsti biglietti multi-data per prolungare il soggiorno a tuo piacimento.

Trascorrere una giornata sul trenino rosso nel periodo natalizio è ancora più emozionante che in qualsiasi altro periodo dell’anno perché si rimane letteralmente ammaliati dal candore della neve che avvolge totalmente il paesaggio circostante, rendendo l’esperienza ancora più magica. Rimarrai poi senza parole di fronte alle decorazioni natalizie su negozi ed hotel a Saint Moritz, la capitale svizzera del lusso.

Indice dei contenuti

La tratta Tirano – Saint Moritz del Trenino rosso del Bernina

I trenini rossi, così soprannominati per il colore rosso fiammante e dichiarati Patrimonio Unesco dal 2008, sono treni regionali che collegano Tirano alla capitale dell’Engaldina, Saint Moritz.

Una tratta di circa 60 km. percorsa a ritmo lento, appositamente per godersi lo spettacolo che si presenta agli occhi del viaggiatore, partendo dalla Valtellina a 429 mt. s.l.m. fino ai 2253 mt. s.l.m. di Ospizio Bernina, per poi lentamente discendere fino a Saint Moritz.

Info pratiche e biglietti

La Ferrovia Retica di Tirano si trova proprio a fianco alla stazione ferroviaria FS, facilmente raggiungibile a piedi dal centro e servita da più parcheggi (per lo più a pagamento) nei dintorni.

Consiglio l’acquisto dei biglietti in anticipo consultando il sito ufficiale soprattutto se si vuole viaggiare durante il weekend e nei ponti festivi, momento di maggiore afflusso.

Il biglietto consente di salire e scendere tutte le volte che si desidera, approfittando delle fermate che più interessano e in base alla stagione. I posti non sono prenotabili, dunque, consiglio di arrivare con un po’ di anticipo per trovare posto a sedere, almeno alla stazione di partenza.

Le fermate del trenino da non perdere

Il periodo invernale certamente regala un’esperienza sul trenino rosso del Bernina molto diversa rispetto a quella che si potrebbe vivere nelle altre stagioni, quando anche alle altitudini più elevate è possibile fare delle soste per passeggiate e trekking di varie difficoltà. Nella stagione invernale, la neve crea un’atmosfera unica ma ovviamente non consente di passeggiare, anche perché le temperature sono davvero polari.

Tuttavia, mi sento di consigliare comunque questa esperienza perché ammirare dal finestrino i panorami che scorrono davanti agli occhi è già di per sé una vera meraviglia.

Passare sul viadotto di Brusio, ad esempio, è fantastico: il trenino fa un girotondo sul viadotto elicoidale ed essere a bordo del “serpentone rosso” è davvero divertente. Se hai tempo, puoi scendere alla stazione corrispondente ed attendere il passaggio del treno successivo per scattare qualche fotografia e risalire poi per continuare il tuo viaggio.

Io poi mi sono fermata a Miralago, la bellissima fermata che sorge proprio sulle rive del lago di Poschiavo e che regala uno scenario indimenticabile con il riflesso della montagna che si riflette imponente sulle acque del lago.

Da qui è anche possibile percorrere il sentiero che costeggia il lago e raggiungere la successiva stazione di Le Prese per risalire sul treno successivo.

Da qui in avanti inizia la vera avventura: il trenino rosso comincia ad inerpicarsi tra valli e pendii. Ponti, tunnel e gallerie si susseguono per coprire il dislivello che occorre superare per giungere a Alp Grum, bellissima terrazza panoramica sul ghiacciaio di Piz Palù.

Tappa successiva è il punto più alto del nostro viaggio, Ospizio Bernina, dopo aver percorso un dislivello di circa 1800 metri puoi dire di essere in vetta!

Il paesaggio è stupefacente! Una distesa di bianco candido, pace e silenzio assoluti, tutto ovattato dalla neve soffice: un panorama meraviglioso! Siamo distanti dai centri abitati, nella stagione invernale questo luogo diventa senza dubbio molto ostico, freddissimo ma rilassante allo stesso tempo.

In estate, invece, lascia spazio ai pascoli alpini fioriti, con il Lago Bianco e il Lago Nero (dal colore delle acque e dei fondali) che creano quasi un’ambientazione magica.

Ovviamente io non sono scesa a questa fermata, non oso nemmeno immaginare a quanti gradi sotto lo zero si fosse in quel giorno di dicembre. Ricordo solamente un affascinante cielo plumbeo che contrastava con la neve candida e gli alberi imbiancati.

Si comincia la discesa che conduce alla stazione finale di Saint Moritz, che ci accoglie con il suo stupendo lago e la sua atmosfera glamour.

Io ho trascorso qualche tempo a passeggiare lungo il lago perché c’è un panorama meraviglioso sulle montagne circostanti e il clima uggioso ha donato al luogo un fascino particolarissimo, creando dei giochi di riflessi sull’acqua davvero meravigliosi.

Cosa vedere nei dintorni

Poco distante da Tirano, si imbocca la statale che conduce in circa 30 minuti a Grosio, paese in cui è possibile passeggiare all’interno del parco delle incisioni e visitare i ruderi dei due castelli. Proseguendo poi si raggiunge la celebre località di Bormio, dove è possibile concedersi un momento di relax alle terme o proseguire verso Livigno, località sciistica famosa (anche per le temperature molto rigide) e luogo ideale per una passeggiata serale.

Se vuoi saperne di più in merito a questo ulteriore itinerario, puoi trovare moltissime info sull’articolo del blog in cui condivido 4 idee per un weekend alle terme nel Nord Italia.

Se ti è piaciuto questo itinerario, vai alla sezione Destinazioni per scoprire tutti gli itinerari di cui ho finora trattato e se ancora non lo fai, seguimi anche sulla mia pagina Instagram dove condivido idee, consigli e trucchetti di viaggio in tempo reale.

1 commento su “Una giornata indimenticabile sul Trenino rosso del Bernina”

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