Visitare Sintra in 3 giorni

Un weekend al Parco Naturale di Sintra-Cascais

E’ molto frequente sentir parlare di Sintra come escursione giornaliera in partenza da Lisbona ma io penso che sia veramente troppo riduttivo.

Alla fine di questo mio viaggio di 3 giorni mi sono ritrovata a riflettere sul fatto che se ci fossi rimasta solo un giorno, mi sarei persa molto del fascino che caratterizza questa bella cittadina a circa 40 minuti d’auto dalla capitale portoghese.

Le attrazioni sono moltissime, i palazzi tutti talmente meravigliosi che è difficile scegliere quali visitare e quali no. E poi ci sono i dintorni, imperdibili, con gioiellini nascosti e punti panoramici super romantici.

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Itinerario di 3 giorni

Qualche anno fa ho trascorso un bellissimo weekend a Lisbona, città che adoro e in cui mi piacerebbe tornare, ma non avevo avuto abbastanza tempo per visitare anche la famosa Sintra.

Per fortuna! Quello che avrei potuto fare in un giorno sarebbe stato solamente minima cosa di tutto ciò che ho potuto godermi in tre giorni in questa bella zona sud-ovest del Portogallo.

Approfittando di un volo aereo da sabato mattina presto a lunedì sera tardi, per questo viaggio ho costruito un itinerario che mi permettesse di scoprire tutte le meraviglie di Sintra (compresi i palazzi e le attrazioni fuori dal centro) e che mi consentisse anche di esaudire uno dei sogni nel cassetto, ovvero vedere il tramonto nel punto più ad ovest d’Europa.

Giorno 1: prime impressioni su Sintra e tramonto a Cabo de Roca

Arrivata a Sintra circa alle 10.30 del mattino, la prima tappa per me è stata il Palacio Nacional de Sintra che svetta con le sue due torri coniche (che poi scoprirò essere i camini della cucina recentemente ristrutturata) sulla piazza principale del paese. La visita dura circa 1 ora e mezza con ampio spazio per foto e per leggere qualche curiosità sul luogo.

Questo palazzo è il primo approccio allo stile moresco-manuelino che caratterizza tutta l’architettura di Sintra e che dunque sarà compagnia costante per i prossimi 3 giorni.

Dopo un pranzo veloce, decido di prendere l’auto e di raggiungere il Palacio de Monserrate per visitare anche i suoi giganteschi giardini, visto il meteo favorevole.

Monserrate è una specie di giardino dell’Eden, bellissimo, all’interno del quale sorge l’incantevole palazzo ricoperto d’oro e di decorazioni, che mi ha catapultata in un batter d’occhio in Marocco, tanta è la somiglianza delle architetture.

Si sta avvicinando l’ora del tramonto, riprendo l’auto e in 25 minuti circa arrivo all’ultima tappa di oggi, uno dei luoghi che più attendevo di vedere.

Cabo de Roca è il punto più ad ovest d’Europa ed essendo una scogliera battura dal mare, è ovviamente ventosissimo. Quindi, se hai intenzione di rimanere lì per il tramonto (spettacolo meraviglioso che ti consiglio), assicurati di avere l’abbigliamento idoneo.

Un comodo parcheggio gratuito è a disposizione proprio alla fine della strada che conduce al faro ma ci sono anche i bus che da Sintra portano a Cascais, dove è necessario prendere una coincidenza per raggiungere il capo.

A parte la consueta foto ricordo a fianco all’obelisco che indica il luogo geografico, la bellezza del luogo è semplicemente data dalla scogliera a picco sul mare, dalla quale ammirare il sole che va a nascondersi sotto la linea dell’orizzonte nelle giornate limpide. Ho assistito ad un tramonto rosso spettacolare! Una gran fortuna!

Giorno 2: i “must-see” di Sintra

Una giornata interamente dedicata a quelli che sono i monumenti “must-see” di Sintra. Se proprio non puoi ricavarti 3 giorni per seguire tutti il mio itinerario, questa giornata racchiude esattamente quello che non puoi davvero perderti se vieni a Sintra.

Per questa giornata puoi tranquillamente muoverti solamente con i due bus turistici, il 434 e 435, che conducono alle attrazioni che tra poco ti descriverò.

La giornata inizia con l’ingresso prenotato per le ore 10 al Palacio de Pena, il più famoso e fotografato palazzo della città, che svetta con i suoi colori giallo e rosso, immerso nel grandissimo Parco de Pena, che merita certamente una passeggiata, seppure in inverno sia poco “invitante”.

La visita dura circa 2 ore tra gli interni e soprattutto le terrazze e i cortili che consentono di scattare moltissime foto da diverse e interessanti angolazioni.

A pochi passi dall’ingresso del palazzo, si trova l’altro monumento simbolo di Sintra, il Castelo dos Mouros, dal quale si gode di un panorama mozzafiato su Sintra, il Palacio de Pena e (nei giorni limpidi) fino alla costa atlantica. Il castello è più che altro un agglomerato di ruderi perfettamente conservati sui quali è possibile camminare per raggiungere le torrette e i camminamenti di ronda.

Riprendo il bus 434 per scendere in centro città e, con una breve passeggiata di 10 minuti, arrivo all’ultima tappa di oggi, la Quinta de Regaleira. Il palazzo di per sé non custodisce nulla di eccezionale ma è il parco che stupisce per la sua estensione e per le architetture che vi si incontrano all’interno.

Imperdibile è il pozzo iniziatico: attraverso una scala a chiocciola, il visitatore scende fino al fondo di questo misterioso luogo, per poi percorrere cunicoli e gallerie e uscire in tutt’altra parte del parco.

Il parco e la Quinta, infatti, sono circondati da un’aurea di mistero: si dice che il suo proprietario vi organizzasse cerimonie segrete, in quanto facente parte dei Cavalieri Templari (la croce dei Templari si trova infatti sul fondo del pozzo).

Giorno 3: il Convento de los Capuchos e Cascais

Del Convento dos Capuchos si sente parlare poco ma è un posto particolarissimo! Lo consiglio vivamente perché è forse il posto che più mia ha colpito, non più o meno bello di altri ma sicuramente più strano ed interessante. Il fascino delle bellezze inaspettate insomma!

Non è servito dai mezzi pubblici, pertanto è stato possibile raggiungerlo grazie all’auto a noleggio a disposizione: un altro dei motivi per cui ritengo che sia la soluzione migliore per visitare queste zone autonomamente e con i propri tempi.

Si tratta di un suggestivo convento francescano, circondato da grossi massi granitici ed immerso nei fitti boschi della Serra de Sintra: entrare nel convento permette di rendersi conto della vita semplice (fin troppo!) che conducevano i monaci e soprattutto si può ancora vedere come porte e finestre erano completamente ricoperte di sughero, ottimo isolante termico.

Il sito viene poco pubblicizzato e dunque un’atmosfera di silenzio e pace assoluta pervadono l’area, consentendo di vivere un’esperienza veramente unica.

Ultima tappa del mio viaggio è Cascais. Come ogni città costiera, è vivace e movimentata, seppure il periodo non sia di forte afflusso turistico. Carino il centro storico, addobbato a Natale, senza particolari meriti. Ideale per una passeggiata di qualche ora, approfittando anche di una sosta culinaria in uno dei moltissimi ristoranti di pesce della zona pedonale.

Termina così il mio itinerario di 3 giorni a Sintra e mi appresto dunque a dirigermi verso l’aeroporto per il volo di rientro. Ma è arrivato il momento dei consigli importanti che desidero darti!

Consigli pratici per l’organizzazione del viaggio

Muoversi nel centro storico di Sintra con mezzi privati è abbastanza impegnativo ma per fortuna ci sono il bus 434 e 435, che collegano con corse frequenti le principali attrazioni in città (biglietto giornaliero 13.50€ sulle linee 434 e 435). È dunque semplicissimo raggiungere Palacio de Pena, Palacio de Sintra, Castelo dos Mouros, Quinta de Regaleira e Palacio de Monserrate senza muovere l’auto dal proprio alloggio.

Per il resto del viaggio, io ho preferito avere a disposizione un’auto a noleggio, che riduce sensibilmente i tempi di percorrenza fuori città. Raggiungere Cabo de Roca, il Convento dos Capuchos e Cascais è stato così molto più semplice e veloce.

Prenotare l’ingresso al Palacio de Pena è consigliato, in alta stagione obbligatorio. Viene assegnato un orario fisso di accesso al palazzo ma bisogna tener presente che sono necessari 15/20 minuti di passeggiata in leggera salita per andare dal cancello di ingresso al parco (dove si trova la fermata del bus 434) all’ingresso al palazzo. È presente anche una navetta interna (a pagamento) per coprire questa distanza.

Per quanto riguarda l’alloggio, io sono stata ospite di Chalet Relogio Guesthouse, bellissima struttura a pochi passi dal centro storico con la fermata del bus 434 (che porta al Palacio de Pena) appena fuori dal cancello. Hai presente il fascino dei manieri antichi, con lo scricchiolio delle scale in legno e le sale colazione con il camino e le decorazioni natalizie? Un sogno!

In Portogallo si mangia molto bene ma io mi sento di consigliarti il ristorante Apeadeiro in centro a Sintra, con una lunga tradizione gastronomica, cibo buonissimo (ho provato sia la carne che il pesce) e prezzi onestissimi.

E come dessert, non puoi perderti l’assaggio del tipico (buonissimo) Pasteis de Nata alla Fabrica de Nata, localino situato proprio sulla piazza principale di Sintra, ideale anche per pranzi veloci con panini farciti.

Spero che questo articolo ti abbia fatto venir voglia di visitare con calma la bellissima zona del Parco Naturale di Sintra-Cascais. Se ti fa piacere, visita la sezione Destinazioni del mio blog per tante idee e itinerari “chiavi in mano” e se ancora non lo fai, seguimi anche su Instagram dove condivido in tempo reali le mie avventure in giro per il mondo.

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