Con l’avvicinarsi del mese di dicembre la parola d’ordine è solo una: mercatini di Natale! E in questo blogpost ti parlo di quello che potrai ammirare, trascorrendo un weekend super-low cost a poche ore dall’Italia. Hai mai sentito parlare di Wroclaw?
La vedo la tua espressione, non hai la minima idea di dove si trovi sulla cartina geografica. Nemmeno io ce l’avevo, fino ad un anno fa. Quindi non ti resta che leggere questo articolo per scoprire tutti i dettagli.
Indice dei contenuti
- Info generali su Wroclaw
- Un po’ di storia della città
- Cosa vedere in 2 giorni
- Gli gnomi: il simbolo di Wroclaw
Info generali su Wroclaw
Tradotta in italiano Breslavia, questa cittadina carinissima della Polonia mi ha incantata con la sua atmosfera fiabesca. Ed ancor più nel periodo di Natale o di sera, Wroclaw si mostra ai nostri occhi in tutta la sua bellezza.
La piazza principale con le casette di legno addobbate, le bevande calde fumanti, lo street food a base di zuppe e spiedini di carne, gli addobbi natalizi di ogni genere e l’artigianato locale sono solo alcuni degli elementi che hanno reso questa destinazione una delle più inaspettate sorprese degli ultimi anni.
L’aeroporto è servito da Ryanair, in partenza dai principali aeroporti italiani e considera che nel momento preciso in cui sto scrivendo (novembre 2023) sono disponibili biglietti a poco più di 45 euro a persona a/r per qualsiasi weekend di dicembre (evitando ovviamente la data del Ponte dell’Immacolata).
Durante il giorno, l’aeroporto di Wroclaw è collegato al centro città da una linea bus efficientissima ma verifica l’orario di arrivo del tuo volo per accertarti di non dover optare per il bus notturno, meno frequente e meno comodo. Nel mio caso, essendo atterrata piuttosto tardi, ho optato per il taxi al costo di circa 25euro mentre ho utilizzato gli economici mezzi pubblici per il volo di rientro.
Un po’ di storia della città
Wroclaw è piena di siti storici e luoghi di interesse culturale frequentati e pieni di vita. Dopo essere stata ridotta in macerie durante la Seconda Guerra Mondiale, viene pian piano ricostruita e si presenta oggi come una città dell’atmosfera particolare e romantica.
In realtà, per la maggior parte della II guerra mondiale i combattimenti non interessarono la città e mentre altrove in Europa il conflitto imperversava e mieteva vittime, a Breslavia giunsero i profughi delle città tedesche bombardate, in particolare da Dresda, e i profughi provenienti da est, tanto che gli abitanti della città arrivarono quasi ad un milione.
Nel febbraio 1945 l’Armata Rossa si avvicinò alla città ma a donne e bambini venne vietato di evacuare perché la città doveva dimostrarsi “inespugnabile come una fortezza”. Quando venne autorizzata l’evacuazione, ormai era troppo tardi e moltissime persone morirono a causa del freddo. Al termine dell’assedio da parte dell’Armata Rossa, gran parte della città appariva distrutta o danneggiata. Si stima che circa 40.000 civili giacessero morti tra le rovine di case e fabbriche.
Cosa vedere in 2 giorni
Breslavia è una piccola città che offre comunque innumerevoli siti da visitare e dunque un weekend è perfetto per scoprirla comodamente a piedi o, in rari casi, con l’ausilio del comodissimo tram pubblico.
Rynek, la piazza del mercato, è il centro focale della città, che nel periodo natalizio ospita un meraviglioso mercatino con bancarelle di prodotti tipici e prelibatezze locali. Al centro della piazza il maestoso Municipio, gioiello dell’arte gotica europea, si staglia in tutta la sua bellezza con le guglie e la facciata decorata.
La piazza adiacente Plac Solny, “Piazza del Sale”, è famosa in quanto era utilizzata per il commercio del sale, utilizzato per la conservazione degli alimenti e oggi ospita il mercato dei fiori.
Ci si sposta poi all’Isola della Cattedrale, il quartiere medievale più antico e pittoresco della città, circondato dal fiume Oder e meta ideale per una passeggiata tranquilla e per ammirare i monumenti religiosi miracolosamente sopravvissuti ai bombardamenti.
Curiosità: in questa zona della città, al calar della sera, è possibile incontrare ancora oggi l’addetto all’accensione manuale dei lampioni, che con la loro intensa luce giallo-arancio conferiscono al quartiere un’atmosfera ancora più romantica.
Poco distante, da non perdere una visita all’interno dell’Università di Breslavia, che ospita la bellissima Aula Leopoldina e la torre della matematica, da cui godere di una bella visuale sulla città.
Altre attrazioni da non perdere sono l’antico Palazzo Reale, oggi museo, in cui ammirare gli appartamenti reali e l’originale sala barocca rivestita con piastrelle in ceramica di Delft e il Park Szczytnicki, con la sala del Centenario e la fontana multimediale (purtroppo spenta nel periodo invernale).
Il Palazzo del Centenario è unanimemente considerato una delle più grandi opere dell’architettura mondiale del XX secolo, costruito nel 1913 in occasione dell’Esposizione Internazionale connessa al centesimo anniversario della vittoriosa battaglia di Lipsia. Dal luglio del 2006 è stato iscritto nella Patrimonio dell’umanità UNESCO.
Gli gnomi: il simbolo di Wroclaw
Gli gnomi sparsi in ogni angolo della città (se ne contano quasi 400) sono il vero simbolo peculiare di Breslavia e nascono dall’idea di un gruppo di persone piuttosto eccentriche, che negli anni ’80 voleva protestare in maniera pacifica (ma decisamente insolita) contro l’allora regnante regime comunista. Agli inizi degli anni ’80 ogni slogan anticomunista che compariva sui muri della città veniva cancellato per ordine del governo e così iniziarono ad apparire gli gnomi, con l’intento di ridicolizzare il potere.
Oggi se ne trovano in ogni angolo della città e rappresentano diverse attività: c’è lo gnomo macellaio, pompiere, prigioniero, guardiano, lavatore, fino alle più recenti installazioni che pubblicizzano in qualche modo il luogo in cui si trovano (banca, sala giochi, ristorante italiano), ma che poco hanno a che vedere con l’originario movimento politico.
Esistono anche delle mappe per localizzare gli gnomi dislocati in città e può essere davvero una bella caccia al tesoro!
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