Tour Colline del Prosecco

Le Colline del Prosecco in un weekend

In questo blogpost ti porto con me in una delle zone più romantiche, panoramiche e incantevoli della mia regione: le colline del Prosecco sono un territorio da esplorare a ritmo lento, in moto (meglio se in sella ad una Vespa) a piedi o in bicicletta, per gustarne a pieno gli scorci e le aperture verso la pianura fino alla laguna veneta (nei giorni di cielo limpido).

Quello che ti racconterò sarà un weekend trascorso ad Asolo, borgo tra i più belli d’Italia, ottimo punto di partenza per andare alla scoperta di questo territorio, tra ville, architettura, borghi e belle pedalate in sella ad una e-bike.

Pronti? Partiamo!

Indice

Quali sono i Comuni del Prosecco?

La zona delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2019 come paesaggio culturale in cui la coltivazione della vite ha contribuito a creare uno scenario unico.

La zona collinare è relativamente piccola e si estende appunto tra i comuni di Conegliano e Valdobbiadene fino ai colli asolani, in provincia di Treviso, che lentamente digradano poi verso Bassano del Grappa (VI).

Una zona estremamente ricca di borghi e paesi che custodiscono meraviglie architettoniche di ogni genere e che necessiterebbe di molti giorni per essere esplorata nel dettaglio, tra sentieri trekking e percorsi ciclabili di diverse difficoltà.

Colline del Prosecco cosa vedere

Ovviamente quello che io ti descriverò è solo una delle moltissime alternative di itinerario possibile in questa zona: la lista delle “cose da vedere” sarebbe così lunga da aver bisogno di pagine e pagine di scritto ma il mio intento è sempre quello di darti un itinerario “chiavi in mano”, che sia facilmente replicabile per chi lo desidera e altrettanto adattabile e modificabile sulla base delle esigenze di ciascuno.

Ho dedicato il primo giorno alla visita del Memoriale Brion a San Vito di Altivole (TV) per poi entrare nel vivo delle colline del Prosecco e dirigermi alla città natale di Antonio Canova, Possagno.

Non era la mia prima volta al Memoriale Brion, ci sono tornata dopo molti anni ma l’emozione è stata immutata: questa meravigliosa opera architettonica, ultimo capolavoro dell’Architetto Carlo Scarpa ha per me un fascino unico!

I canali, le vasche con le ninfee, i giochi di pieni e vuoti degli edifici rendono questo luogo incredibilmente suggestivo e vivace, pur trattandosi di un monumento funerario (che nella nostra cultura, dunque, tanto gioioso non è).

Il Memoriale Brion venne commissionato da Onorina Brion per la morte del marito, fondatore della famosa azienda Brion Vega, leader nella produzione di apparecchi elettronici di design del secondo Dopoguerra: l’amore coniugale è rappresentato dai due cerchi intrecciati che accolgono subito il visitatore alla fine del corridoio di accesso all’area monumentale.

Dopo la visita alla Tomba Brion, mi sono spostata a Possagno, cittadina natale dello scultore Antonio Canova: qui è possibile visitare la famosa Gipsoteca con le sue meravigliose statue e la sua casa natale.

Io ho scelto di visitare il Tempio Canoviano, al centro della piazza sopraelevata del paese, dove è possibile anche salire sulla cupola e godere di un panorama bellissimo sulle colline circostanti.

Il Tempio Canoviano è qualcosa di incredibile: già osservandolo dall’esterno si possono distinguere tre elementi architettonici, l’uno inserito nell’altro, considerati i simboli di tre età della Storia: la civiltà greca, la cultura romana e infine la grandezza cristiana.

Abbiamo infatti, in un’ideale successione, il colonnato, che richiama il Partenone di Atene, il corpo centrale, simile al Pantheon di Roma e infine l’abside dell’altare maggiore, elevata di sei gradini rispetto agli altri due elementi, che identifica la cattedrale cristiana.

Asolo cosa vedere in un giorno

Il secondo giorno è dedicato alla visita del borgo di Asolo, dove alloggio, e ad una bellissima pedalata in sella ad una e-bike noleggiata in loco.

Dopo una ricca colazione, si parte immediatamente alla volta della Rocca di Asolo, recentemente ristrutturata e dalla quale si gode di una vista sublime sulle colline circostanti e sulla pianura. Ci dirigiamo poi verso il piccolo abitato di San Martino, percorrendo una strada che segue il docile andamento delle colline, senza pendenze e dunque senza troppa fatica.

Raggiungiamo così la statale, più trafficata ma spesso dotata di pista ciclabile, che conduce a Maser, paese che ospita la famosissima Villa Barbaro di Andrea Palladio, affrescata con le sublimi pitture di Paolo Veronese. Consiglio la visita anche e soprattutto per accedere alla bellissima collezione delle carrozze, custodite nell’annesso rustico della villa, all’interno del parco retrostante.

Rimonto in sella alla mia ebike e ritorno verso Asolo, percorrendo l’antica (e unica) strada che un tempo conduceva al borgo (Via Foresto Vecchio), costeggiando meravigliose ville e abitazioni nobiliari con giardini fantastici.

Continuiamo il tour a piedi alla scoperta di Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia: la storia di Asolo è strettamente legata a quella di 3 donne ovvero Caterina Cornaro, Eleonora Duse e Freya Stark, oltre ad altre figure importanti come Gabriele D’Annunzio e Robert Browning. Ognuno di questi personaggi ha contribuito a rendere Asolo il borgo elegante e affascinante che è oggi: personalmente trovo che passeggiare tra i suoi vicoli abbia un fascino imparagonabile, che difficilmente ho respirato in altri borghi storici.

Consiglio di iniziare il tour passeggiando su Via Robert Browning, caratterizzata da portici, antiche botteghe, torri e finestre a bifora dove già si respira la magia asolana.

In P.zza Maggiore si trova la Cattedrale e, superata la loggia del Museo Civico, si scorge il profilo del Castello con la sua Torre, antica dimora di Caterina Cornaro (sposa del Re di Cipro).

Percorrendo poi Via Canova, altra via caratterizzata dai portici rialzati molto caratteristici, si arriva alla Casa di Eleonora Duse, riconoscibile dalla lapide murata sulla facciata con le parole di Gabriele D’Annunzio, della quale fu la Musa ispiratrice.

Proseguendo su Via Canova si incontra sulla sinistra l’hotel di lusso Villa Cipriani e si prosegue verso la Casa Longobarda, abitazione privata così chiamata per le strane decorazioni arcaiche sulla facciata. Ancora pochi passi e si raggiunge il Cimitero del Convento di Sant’Anna, dove riposano Eleonora Duse (per suo espresso desiderio) e la scrittrice e viaggiatrice Freya Stark.

Proprio di quest’ultima consiglio di visitare il giardino della villa (oggi proprietà privata, pur conservando il nome originale), informandosi presso la Pro Loco di Asolo su orari e giorni disponibili per la visita guidata: il giardino di Villa Freya sorge dove un tempo c’era il foro romano di Asolo e recenti scavi hanno riportato alla luce alcune delle poche tracce rimaste degli antichi edifici romani.

La visita al giardino è quindi un interessante viaggio nella storia e nella vita di Freya Stark, scrittrice e viaggiatrice coraggiosa che visse parte della sua infanzia proprio ad Asolo.

Se ti ho convinto ad organizzare un weekend sulle colline del Prosecco, non perderti anche i consigli che ho pubblicato sul mio profilo Instagram: troverai un reel dedicato anche all’Albergo Al Sole di Asolo, dove ho avuto il piacere di soggiornare e di gustare una cena indimenticabile sulla terrazza con vista sul centro di Asolo. Esperienza meravigliosa!

Se sei alla ricerca di ispirazione per un fine settimana, per le vacanze estive o per una breve fuga dalla tua città, visita la sezione Itinerari del mio blog e lasciati ispirare!

Ci vediamo in giro per il mondo!

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