Come ogni anno attendo trepidante il mese di ottobre per iniziare ad ammirare l’adorato foliage. Mi piace osservare giorno per giorno i colori degli alberi in città che si evolvono e che si spogliano del verde intenso dell’estate per vestirsi di giallo acceso, per poi un po’ alla volta digradare nell’arancione, nel rosso e infine nel marrone.
Per tutti gli amanti del foliage come me, ho pensato di raggruppare in questo articolo una carrellata di luoghi dove poter scattare bellissime foto autunnali, oggi diremmo “instagrammabili” ma per me sono prima di tutto ricordi, in questo caso indimenticabili.
Indice dei contenuti
- Considerazioni generali
- Sentiero dei Grandi Alberi (Veneto)
- Sentiero Calà del Sasso (Veneto)
- Lago di Lavarone (Trentino Alto Adige)
- Lago di Tovel (Trentino Alto Adige)
- Sentiero Busatte Tempesta (Trentino Alto Adige)
- La Reggia di Venaria e Palazzina di Stupinigi (Piemonte)
- Lago d’Orta (Piemonte)
- Laghi di Fusine (Friuli Venezia Giulia)
Considerazioni generali
Seppure il periodo classico per l’osservazione del foliage sia notoriamente da metà ottobre a metà novembre, ogni anno bisogna tener conto delle condizioni climatiche e delle temperature, che spesso portano a ritardare anche di 2/3 settimane la colorazione delle foglie. Anche quest’anno è così, siamo a fine ottobre e di alberi infuocati di arancio e rosso se ne vedono ancora pochi.
Ovviamente è necessario tener presente che la stagione più essere più o meno avanzata (e così dunque il foliage degli alberi) in base all’altitudine e all’ambiente naturale in cui ci troviamo: più freddo fa e più è probabile che gli alberi abbiano iniziato la loro “mutazione” di colore.
Tieni dunque presente che il foliage in città avviene in periodi leggeremente più tardivi rispetto a quel che accade in collina o in montagna, intorno ai laghi o nei boschi.
Sentiero dei Grandi Alberi (Veneto)
Potremmo dire “grande classico del foliage” ma se non ci sei mai stata/o, è tempo di recuperare perché qui probabilmente ho visto il foliage più bello della mia vita.
Il sentiero è molto semplice e adatto a tutti per quasi la sia totalità, solamente gli ultimi chilometri sono in leggera pendenza ovvero quando il sentiero comincia a salire con dei tornanti a serpentina fino al rifugio Cesare Battisti. Ma è possibile evitare quest’ultima parte e fermarsi prima, in uno dei tantissimi spazi che si trovano lungo il percorso.
Tra mucche, malghe e laghetti, sarà divertentissimo far svolazzare le coloratissime foglie e scattare mille foto di questi panorami stupendi.
La partenza è in prossimità della Trattoria La Gabiola, a Recoaro Mille, un tempo rimonata zona per gli sport invernali (oggi in quasi totale abbandono).
Sentiero Calà del Sasso (Veneto)
Con questo nome si indica il sentiero composto da 4444 gradini che da Valstagna (nel comune di Valbrenta) conduce fin su a Sasso di Asiago, sull’Altopiano dei Sette Comuni.
Il dislivello è molto accentuato ma la passeggiata non è lunga quindi prenditela con calma e affronta la salita, ammirando i tappeti di foglie multicolore che si posano sui gradini del sentiero.
Il percorso ricalca l’antico tracciato che veniva utilizzato per far scendere (calare ovvero scendere) il legname, bypassando i centri di Foza e Gallio che erano soggetti a pesanti dazi. Il percorso è forse un pochino monotono ma consiglio di farlo almeno una volta nella vita, perchè è molto particolare e i pannelli esplicativi danno innumerevoli informazioni storiche sull’antico utilizzo di questo tracciato. Insomma si cammina sulla storia rurale/collinare delle nostre terre.
Lago di Lavarone (Trentino Alto Adige)
Raggiungibile comodamente in auto, il Lago di Lavarone è meta estiva molto apprezzata e un tempo anche nel periodo invernale si poteva sciare sulle montagne circostanti. Oggi il cambiamento climatico ha fatto si che nevichi sempre meno, con la conseguenza del dimezzamento degli impianti di risalita preesistenti.
Sopravvivono poche piste (frequentate principalmente dai locali) ma rimane un posto piacevole per i più piccoli che, date le limitate pendenze, possono divertirsi con bob e slittini.
Il giro del lago consente di ammirare le montagne circostanti e i colori degli alberi autunnali che si riflettono sulle sue calme acque. Se vieni in inverno, vedrai anche lo spettacolo del lago ghiacciato: venire catapultati nella favola di Frozen è un attimo!
Lago di Tovel (Trentino Alto Adige)
Altro “must-do” del periodo del foliage: incastonato tra le montagne della Val di Non, questo lago era famoso per un curioso fenomeno, unico la mondo: le sue acque diventavano rosso sangue, caratteristica che aveva fatto nascere moltissime leggende a riguardo, entrate poi a far parte del folklore locale.
Oggi il fenomeno non si manifesta più ma le sue acque dalle tonalità che spaziano dal turchese al blu intenso sono un perfetto specchio per la vegetazione circostante.
Il lago è raggiuingibile comodamente in auto o, come ho preferito fare io, attraverso il “lunare” sentiero delle Glare, molto particolare davvero. Una volta arrivata/o al lago, non perderti il giro ad anello lungo le sue sponde per ammirare il perfetto riflesso degli alberi colorati sulle sue acque.
Sentiero Busatte-Tempesta (Trentino Alto Adige)
Partendo da Torbole, sulla sponda nord del Lago di Garda, si imbocca il sentiero nel bosco che conduce al famoso sentiero Busatte – Tempesta, arricchito da diverse scalinate di ferro costruite appositamente per superare alcuni punti particolarmente scoscesi del costone.
400 scalini che vale la pena di percorrere per godere di un panorama mozzafiato sul lago di Garda, con alcuni punti panoramici dove il vostro sguardo spazierà dalle superfici riflettenti del lago alle cime degli alberi multicolori dei boschi.
Reggia di Venaria e Palazzina di Stupinigi (Piemonte)
Se la visita agli interni di questi due stupendi edifici sono sicuramente una tappa da non perdere durante un tour nei dintorni di Torino, i loro giardini sono senza dubbio un paradiso per gli amanti del foliage.
Dal giallo all’arancione, dal rosa al rosso, un caleidoscopio di colori colpiscono l’occhio del visitatore che si può godere questi immensi spazi con calma, passeggiando o sedendo in una panchina per ammirare semplicemente il panorama.
Ricordo di aver scattato miliardi di foto durante quel mio tour dei dintorni di Torino ma le foto dei tappeti di foglie colorare viste nei giardini di Venaria e Stupinigi rimangono impresse nella mente, indimenticabili.
Lago d’Orta (Piemonte)
Zero aspettative, amore assicurato. Questa frase racchiude il mio rapporto con il lago d’Orta: scelto come tappa intermedia quasi a caso, senza troppe aspettative appunto, si è invece rivelato (assieme al lago di Como) il mio lago preferito. Forse per la romantica vista sull’isola di Orta San Giulio di fronte o forse per il suo centro storico piccolo ma elegante e silenzioso, sono rimasta totalmente ammaliata dall’incanto di questo lago, che mi ha accolta con un inaspettato foliage.
Già super affascinata dal centro storico, ho proseguito la mia visita fino al Sacro Monte, l’altura che si sviluppa alle spalle del borgo e che, oltre ad un panorama incantevole su Orta San Giulio, regala momenti di tranquillità e silenzio in mezzo gli alberi e consente anche di visitare le 20 cappelline facenti parte del complesso monumentare dichiarato Patrimonio UNESCO.
Laghi di Fusine (Friuli Venezia Giulia)
Ci troviamo a Tarvisio e il confine sloveno è a pochissimi passi da questi due Laghi, quello Superiore e quello Inferiore, raggiungibili comodamente in auto e dotati di moltissimi parcheggi,che in alta stagione saranno ovviamente iper-affollati.
Il semplice percorso che costeggia i due laghi è adatto a tutti e offre anche molti angoli adatti per una sosta rilassante o un pic nic sull’erba. Il panorama sulle cime circostanti è molto bello e per gli amanti dei trekking sono molte le possibilità di passeggiate nei dintorni.
Uno dei trekking più famosi, che offre una bella panoramica dall’alto dei laghi, è quello che sale fino a Rifugio Zacchi, ben segnalato e imboccabile proprio dal parcheggio dei laghi. A dire il vero ci sono 4 diverse varianti di sentiero per raggiungere il rifugio, diversi per difficoltà e lunghezza. Non ti resta che scegliere quello più adatto a te e goderti il panorama, foliage incluso.
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