Il mio tour di Palermo e dintorni in solitaria è durato 4 giorni e per la totalità del tempo ho cercato di capire se questa città dai mille contrasti mi piacesse o meno. Alla fine ho deciso che non volevo capirlo.
Palermo è grande e fatiscente ma anche sensuale e brulicante di vita. Non è per tutti i gusti. I quartieri poveri, malandati e pieni di spazzatura si trovano a pochi metri dalle meraviglie lasciate dalla dominazione araba, normanna e spagnola. Penso che il fascino di Palermo sia proprio questo: stupendi monumenti a testimonianza di glorie passate accanto ai bazar arabi, bettole malconce e strade sovraffollate, il frastuono dei mercati rionali a poca distanza dalla maestosità della cattedrale e delle sue piazze, in uno spettacolare contrasto di antico e moderno.
Indice dei contenuti
- Visitare Palermo: informazioni utili
- Palermo a piedi:
- Cosa vedere nei dintorni di Palermo: come muoversi e cosa visitare
Come raggiungere Palermo
Palermo si trova sulla costa nord occidentale della Sicilia, collocata scenograficamente nell’anfiteatro naturale creato dai monti alle sue spalle ma allungandosi verso il mare meraviglioso che quella parte di costa riserva ai suoi visitatori.
Palermo è raggiungibile via nave, aereo o treno. Inutile dire quale sia il più comodo e veloce: l’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi collega il capoluogo siciliano con le principali città italiane, anche con voli low cost molto allettanti. Raggiungere poi la città è semplicissimo, grazie ad un collegamento diretto di Trenitalia dall’interno dell’aeroporto al centro città. Numerosi traghetti collegano il porto di Palermo con Livorno, Roma e Napoli e questa soluzione consente di viaggiare con la propria auto, pertanto ben si presta se il vostro viaggio prevede un itinerario che va oltre la sola visita di Palermo e dintorni. Se arrivate in treno, chiaramente da Reggio Calabria dovrete prendere un traghetto per Messina e da lì, risalire in treno con destinazione Palermo.
Cosa vedere nei dintorni del porto
Il porto dista circa 2,5 km dal centro città, intendendo per “centro città” la zona della cattedrale di Palermo. Ma niente paura, impostate Google Maps e mettetevi in marcia, sarà più facile e breve di quanto immaginiate! Imboccando Via Roma prima e Via Vittorio Emanuele poi, vi troverete infatti a passeggiare nel cuore pulsante della città, così da non accorgervi nemmeno dei km percorsi.
Se invece volete rimanere sul Lungomare, potete passeggiare fino al Foro Italico (anche in questo caso la distanza è di circa 2,5 km.), ampia e tranquilla area verde che dopo molti anni di abbandono ed incuria, è stata nei primi anni 2000 ripristinata nel quadro di una serie di interventi di recupero e rivalutazione della zona costiera e restituita ai palermitani. A poca distanza i giardini di Villa Giulia vi regaleranno un momento di relax, lontani dai ritmi caotici della città.
Cosa vedere a Palermo in centro città
La visita della città non può che iniziare dalla sua Cattedrale, costruita in risposta all’edificazione del Duomo di Monreale, per sfidarne la magnificenza. Il risultato è un colpo d’occhio mozzafiato! Il biglietto cumulativo per l’intera area monumentale comprende la visita della Cattedrale, la Cripta, i Sotterranei e il Tesoro, le Tombe Reali, il Palazzo e museo arcivescovile con le stanze dei Vescovi. Ma soprattutto, avrete accesso ai tetti della Cattedrale! La vista da quassù è indimenticabile e spazia dalla montagna al mare.
Da non perdere poi il Palazzo dei Normanni con la Cappella Palatina, capolavoro assoluto in stile arabo-normanno-bizantino: i suoi mosaici dorati, i marmi e i soffitti intagliati la rendono uno dei luoghi più affascinanti della città. Parliamo certamente di uno dei luoghi di Palermo maggiormente visitati, perfetta rappresentazione del mix culturale che caratterizza la città. Nei suoi sotterranei sono ancora visibili i resti delle mura puniche, seppure la prima costruzione del palazzo risalga al periodo della dominazione araba, con successivi ampliamenti e trasformazioni in epoca normanna.
Continuiamo il nostro itinerario con la visita alla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, detta La Martorana, stupenda per i suoi interni mosaicati e che si contraddistingue per la molteplicità di stili che si incontrano sulla sua facciata: ancora una volta, un mix di arabo e normanno che ha significato l’inclusione nel 2015 nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, nell’ambito dell’itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.
A poca distanza dalla Martorana, addentrandovi nel quartiere della Kalsa, antico quartiere arabo della città, potrete visitare uno dei più nobili ed antichi palazzi di Palermo, ovvero palazzo Mirto, meraviglioso museo che funge da esempio di quelle che erano le abitudini e lo stile di vita dei nobili del tempo.
E ora vi svelo il mio “luogo del cuore”: la chiesa medievale normanna di San Giovanni degli Eremiti, ben riconoscibile alle spalle del Palazzo dei Normanni per le sue cupole rosse. La chiamo così non solo perché mi ha incantato con la sua bellezza ma soprattutto perché la mattina in cui mi ci sono imbattuta ero inquieta, appena catapultata in questa città così caotica e confusionaria. Entrare in quello che mi piace definire “il paradiso all’improvviso” mi ha subito rasserenata ed è stato come entrare in un universo parallelo, in cui il tempo si è fermato. Anzi, direi PIETRIFICATO.
Il suo chiostro (in pietra, appunto) a cielo aperto, è una delle architetture più belle che mi sia mai capitato di vedere: complice il fatto di essere in quel momento la sola visitatrice (fortuna assoluta, soprattutto per scattare foto spettacolari!) mi sono sentita come sospesa in una dimensione quasi mistica.
Le attrazioni gratuite
Se il tempo a vostra disposizione da dedicare a Palermo è limitato, vi basterà una passeggiata lungo l’arteria principale della città, ovvero Via Vittorio Emanuele, per dare uno sguardo a tutte le principali attrazioni della città, in modo del tutto gratuito.
Partendo da Porta Nuova, troverete il Palazzo dei Normanni e subito dopo la piazza della Cattedrale, per poi arrivare alla Piazza dei 4 Canti (così chiamata per le 4 fontane simmetriche agli angoli) e alla Piazza Pretoria, che ospita l’omonima famosissima Fontana. Passate nella piazza su cui si affaccia la Chiesa della Martorana e infine puntate fino all’irrinunciabile Mercato di Ballarò. Eccola la vera Palermo! È in questi vicoli e in ogni angolo di questa parte di Palermo che si respira la vita autentica, frenetica e concitata dei suoi abitanti. E rimanerne insensibili è assolutamente impossibile!
Cosa vedere nei dintorni di Palermo: come muoversi e cosa visitare
Le tre mete da non perdere nei dintorni di Palermo sono senza dubbio Mondello, Monreale e Cefalù. Mentre la prima e la seconda sono raggiungibili in bus con talune difficoltà legate agli orari o al sovraffollamento, la terza è comodamente raggiungibile in treno in 40 minuti di tragitto.
Monreale
Monreale rientra nell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, dichiarato patrimonio UNESCO dal 2015, in quanto monumento attestante le grandi tradizioni artistico-architettoniche arabe, normanne e bizantine. Certamente la città è famosa soprattutto per il Duomo con i mosaici bizantini dorati che illuminano lo spazio di una luce quasi mistica, fino al Cristo Pantocratore che domina l’intero ambiente. La leggenda racconta che l’idea della costruzione del Duomo sia venuta a Guglielmo II in sogno: beh, vi assicuro che questa monumentale chiesa è davvero un sogno! A fianco al Duomo, da non perdere la visita del monastero di San Benedetto con il chiostro in stile arabeggiante e le sue splendide colonne binate.
Infine, godetevi una passeggiata nel quartiere di Ciambr’Art, quartiere storico coi vicoli acciottolati e le abitazioni in pietra, una sorta di galleria d’arte a cielo aperto.
Cefalù
La mia visita di Cefalù è iniziata “col botto”, come si suol dire. La salita alla rocca è stata il mio “Benvenuta in città” e ne sono rimasta folgorata. Usciti dalla stazione dei treni e seguendo le indicazioni per il centro città, è facile trovare i cartelli che vi condurranno al Parco della Rocca. Il biglietto costa 5 euro (si può pagare solo in contanti perché la biglietteria è automatica) e la salita è faticosa ed esposta al sole ma le cose belle costano sempre fatica e vi assicuro che la vista dall’alto è da mozzare il fiato! La macchia mediterranea alternata ai pini marittimi offre sempre ristoro e un po’ di fresco venticello, ripagandoci infine con una vista a 360 gradi sulla costa siciliana INDIMENTICABILE!
Imperdibile è poi la visita al Duomo, con il mosaico del Cristo Pantocratore che da solo vale la visita. Ammirate il borgo da lontano, dirigendovi al porto antico, per apprezzare il carattere tipico di una ex cittadina di pescatori che ha saputo comunque mantenere le caratteristiche delle sue origini.
Passeggiate poi lungo via Vittorio Emanuele (la parallela del principale Corso Ruggero) in direzione Lungomare Giardina e sbirciate dentro ad ogni bottega: ne rimarrete stupefatti! Quasi ogni locale/negozio ha una stupenda finestra attraverso cui potrete ammirare il meraviglioso mare di Cefalù! Trascorrere infine qualche ora in spiaggia: il mare è favoloso e, per mia fortuna, anche particolarmente poco affollato, essendo un lunedì di maggio.
Mondello
Il pomeriggio stesso del mio arrivo a Palermo, complice un caldo inaspettato per essere solamente metà maggio, mi sono goduta il mare meraviglioso di Mondello, la spiaggia per eccellenza dei palermitani. Vivace e caratteristica, può considerarsi un piccolo paradiso caraibico a pochi passi dal centro città. Non perdetevi poi una passeggiata sul lungomare e fino al paese, magari concedendovi una bella e rinfrescante granita al limone.
Se decidete di venire a Mondello in bus pubblico, armatevi di pazienza e non abbiate fretta perché potreste non riuscire a salire su quello da voi prescelto a causa dell’enorme afflusso di giovani che si riversano qui soprattutto nel fine settimana.
Se vi incuriosisce questa destinazione, vi lascio il link alla mia pagina Instagram dove troverete Reel e post su questa destinazione. E se ancora non lo fate, seguitemi!!