Questa settimana ripercorriamo assieme il mio primissimo itinerario siciliano, risalente oramai a quattro anni fa, alla scoperta dei dintorni di Catania, che mi ha portata ad innamorarmi di Taormina e a rimanere senza parole di fronte alla maestosità dell’Etna.
Dopo questo primo approccio con la Sicilia, è stato un continuo susseguirsi di viaggi organizzati in quest’isola stupenda, tanto da averla oramai girata in lungo e in largo, imparando ad amarla sempre di più.
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Come arrivare a Catania e cosa vedere
L’aeroporto di Catania, servito anche dalle compagnie low cost in partenza dalle principali città italiane, è il punto di arrivo principale per chi desidera visitare la parte est dell’isola.
Dista circa 10 km dal centro città ed è ben servito dai mezzi pubblici, essendoci una navetta Alibus che dall’aeroporto conduce con innumerevoli fermate, fino alla stazione centrale dei treni in centro città. Il costo del biglietto è davvero irrisorio e il tragitto dura 20/25 minuti al massimo.
Approfitto per darti anche un altro consiglio: per la prima (e unica) volta nella mia vita, mi sono trovata di fronte ad un Host che non mi ha consentito di lasciare il bagaglio a mano in struttura il giorno della ripartenza e dunque ho dovuto cercare un deposito-bagagli in città. Per fortuna in centro a Catania ce ne sono moltissimi e, dopo aver letto innumerevoli recensioni (anche un po’ presa dall’ansia, lo ammetto!), ho optato per la catena “Stow your bags”: esperienza ottima, un servizio semplice, intuitivo e perfettamente funzionante.
Catania è una città che non ho apprezzato molto: le ho dedicato l’ultimo giorno del mio weekend ma non mi ha entusiasmata, seppure abbia una bella via pedonale (la Via Etnea) e il Duomo barocco, la Basilica Cattedrale di Sant’Agata che domina la piazza principale con la sua facciata decorata, da lasciare i visitatori a bocca aperta.
Merita fare una passeggiata anche al Parco Bellini, lungo la Via Etnea: anche se non è più il parco che alla fine del XIX secolo era considerato tra i giardini più belli d’Europa, conserva ancora un certo fascino d’altri tempi.
Come raggiungere Taormina e cosa vedere
Atterrando a Catania, il luogo che dovresti assolutamente visitare è Taormina, che io ho amato follemente! La ritengo uno dei luoghi in cui si respira maggiormente la “sicilianità”, un’emozione che non so ben spiegare ma che penso sia causata dal perfetto mix di tradizioni, storia, arte, colore e calore siciliani. Ho respirato quella stessa emozione a Mazara, allo Stagnone di Marsala, a Favignana, a Cefalù, a Marzamemi… ed è il motivo per cui tornerei in Sicilia mille volte ancora.
Raggiungere Taormina (stazione ferroviaria di Giardini Naxos) da Catania è semplicissimo e proprio dalla stazione ferroviaria i bus accompagnano i visitatori fino al centro città, che rimane interdetto alle auto.
Taormina è bellissima! Di sicuro è molto affollata nel periodo estivo ma io me la sono goduta al massimo in ottobre, senza troppa gente ma con il sole ancora estivo e il cielo limpido, tanto che il pomeriggio mi sono concessa anche una sosta in spiaggia.
La via principale, Corso Umberto, è tutta un susseguirsi di boutique di lusso, gioiellerie, negozi di abbigliamento e di souvenir. E’ quindi facile capire il motivo per il quale Taormina viene soprannominata “la Saint Tropez Siciliana”. Ma basta aguzzare un attimo l’occhio per scoprire degli scorci meravigliosi, piccoli vicoli o scalinate abbellite da vasi colorati e piante grasse che fanno impazzire gli amanti della fotografia come me. Bellissima anche Piazza IX Aprile, stupenda terrazza panoramica sulla baia sottostante, con l’Etna all’orizzonte.
Se cerchi un po’ di refrigerio dal caldo, ti consiglio di non perderti una passeggiata ai bellissimi giardini pubblici della Villa Comunale, per recuperare le energie e affrontare la visita dell’attrazione più famosa e importante di Taormina ovvero il Teatro Greco.
La sua costruzione risale al III secolo a.C. ma è ancora oggi ben conservato, tanto da venire utilizzato per la rappresentazione di opere teatrali e concerti ancora oggi. La visita al teatro è abbastanza veloce ma vale la pena farla se non altro per godersi il panorama sulla baia visto dalle scalinate del teatro, che è qualcosa di davvero indimenticabile.
Per concludere in bellezza la giornata, ovviamente dopo essersi gustati una buona granita al limone, consiglio di prendere la funivia e scendere all’Isola Bella, la famosa isoletta raffigurata in ogni immagine di Taormina, che merita sicuramente una visita, soprattutto per la sua spiaggia di ciottoli e per la sua acqua cristallina.
Escursione sull’Etna
Consiglio a tutti, almeno una volta nella vita, di vivere l’esperienza di vedere da vicino un vulcano. Non solo perché è uno di quegli elementi naturali che ti mettono di fronte alla consapevolezza di essere un piccolo esserino di fronte alla maestosità della Natura ma soprattutto perché proprio qui si respira la forza prorompente e inarrestabile di quest’ultima.
Ho partecipato ad un’escursione guidata sull’Etna, che mi ha portato a tappe fino a Rifugio Sapienza, ovvero l’ultimo punto raggiungibile in modo “amatoriale” nonché il rifugio più alto sulle pendici del vulcano. Da questo punto in avanti si sale verso le bocche del vulcano solamente accompagnati da guide esperte e con l’idonea attrezzatura da trekking ma non è il mio caso.
Ad ogni modo, la vista da quassù è incredibile e il paesaggio unico, mi sembra di essere sulla luna e, complice la bella giornata di sole, il contrasto tra il cielo azzurro e la terra nera del vulcano creano un effetto fotografico incredibile.
Grazie alla bravissima guida vulcanologica che mi accompagnava, ho avuto la possibilità di apprendere molte nozioni sul vulcano, capirne e vederne in prima persone le colate laviche antiche lungo le pendici e addirittura passeggiare su una di queste. Un’esperienza molto particolare che ti consiglio vivamente e che di sicuro entusiasma grandi e piccini.
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