In questo blogpost ti porto con me sull’Argentario, attraverso un itinerario di 3 giorni in cui scopriremo assieme anche la zona di Punta Ala (a nord dell’Argentario), per poi concludere con una tappa nell’entroterra senese.
Quando si pensa alla Toscana, la nostra mente immagina immediatamente le dolci colline con i borghi medievali, i castelli e le cittadelle fortificate, il buon cibo e soprattutto il buon vino.
Ma la Toscana è anche mare! E che mare!
Indice dei contenuti
- Visitare l’Argentario: info pratiche
- Cosa visitare: Porto Santo Stefano e Porto Ercole
- Le spiagge dell’Argentario
- Una giornata a Cala Violina
- Tappa nell’entroterra senese: Pienza
Visitare l’Argentario: info pratiche
Monte Argentario, conosciuto semplicemente come Argentario, è un promontorio situato in provincia di Grosseto, di fronte all’Isola del Giglio, nella cosiddetta Maremma grossetana. L’Argentario ha una spiccata tradizione marinara ed è una zona molto frequentata dagli amanti della vera e della nautica da diporto.
E’ comodamente raggiungibile in auto attraverso le principali arterie autostradali e dal suo capoluogo, Porto Santo Stefano, partono i traghetti per l’isola del Giglio ed escursioni giornaliere per l’isolotto di Giannutri.
La conformazione geografica dell’Argentario, essendo appunto un Monte, porta con sè una serie di difficoltà per l’uso dell’auto. Porto Santo Stefano è posizionato in collina, digradante sul mare, con enormi difficoltà di parcheggio e il caos caratteristico di tutte le città portuali.
La stessa difficoltà si riscontra poi in prossimità delle spiagge: il mio consiglio è dunque quello di arrivarci il prima possibile al mattino, indicativamente entro le 9.30/10 (anche in base alla stagione), per essere facilitati nel trovare un posto libero per la propria auto.
Molto più comodo invece l’uso del motorino, per coprire delle distanze che non sono proprio così limitate.
Alcuni impavidi si avventurano nell’uso della bici ma penso che per la maggior parte di noi, mediamente allenati, il saliscendi delle strade sia piuttosto impegnativo, meglio magari optare per la pedalata assistita o la bici elettrica.
Cosa visitare: Porto Santo Stefano e Porto Ercole
I due centri principali dell’isola sono Porto Santo Stefano, il capoluogo, e Porto Ercole, sull’altro lato della penisola, eletto Bandiera Arancione del TCI.
Porto Santo Stefano è un borgo caotico e rumoroso, vivace e molto affollato, che vi consiglio di visitare di sera, per una passeggiata sul lungomare tra negozietti, bar, ristoranti e gelaterie.
La Fortezza Spagnola domina il porto ed è testimonianza di quel sistema difensivo costiero che ritroveremo poi anche a Porto Ercole e che ha svolto per secoli il suo ruolo, riuscendo in varie circostanze a resistere e a respingere attacchi ed incursioni nemiche provenienti dal mare.
Porto Ercole è invece un vero borgo marinaro, raccolto dentro le mura ai piedi della Rocca Spagnola. Attraversando la Porta Pisana, ci attende una semplice passeggiata nel cuore del borgo tra vicoli, piazzette che si affacciano sul mare e scalinate che ci condurranno alla piccola chiesa ed eventualmente alla Rocca.
A Porto Ercole, nel luglio del 1610 morì (in circostanze ancora misteriose) Michelangelo Merisi detto il Caravaggio: la visita del borgo è guidata attraverso dei pannelli esplicativi (un po’ trascurati ma leggibili) che riportano l’immagine del famoso pittore, con curiosità e informazioni sul luogo.
Il fascino di questo borgo è legato anche alla presenza delle tre fortezze spagnole, Forte Filippo, la Rocca e Forte Stella, perfettamente conservate, da cui si possono ammirare meravigliosi panorami sul mare.
Le spiagge dell’Argentario
Purtroppo ho potuto dedicare una sola giornata alle spiagge dell’Argentario ma “se il buongiorno si vede dal mattino”, direi che ci sono tutte le basi per un grande amore!
E’ indubbio che per godersi appieno il mare e le coste dell’Argentario la miglior soluzione sia quella di noleggiare al porto una piccola imbarcazione o un gommone.
Ma niente paura, per gli amanti della sabbia e delle spiagge comode da raggiungere, si può optare per la spiaggia della Feniglia, il cui accesso è ben visibile sulla strada tra Porto Santo Stefano e Porto Ercole (un breve tratto è anche dotato di pista ciclabile).
Per chi come me ama i fondali e l’acqua cristallina, consiglio di percorrere la strada panoramica (tra l’altro splendida esperienza anche in macchina) e scendere a piedi lungo il sentiero che conduce alla Spiaggia Lunga. La vista che ti si aprirà davanti agli occhi è veramente favolosa, un’immagine da cartolina!
Molte altre spiagge (Cala di Gesso, Acqua Dolce, Cala Moresca, Le Viste) sono raggiungibili via terra o via mare, ma non essendoci stata personalmente non te ne posso parlare per esperienza diretta.
Una giornata a Cala Violina
A nord del promontorio dell’Argentario, tra Follonica e Punta Ala si susseguiono una moltitudine di belle calette da visitare. La più famosa è certamente Cala Violina, considerata una delle più belle spiagge della Toscana, che si raggiunge solamente a piedi o in bicicletta perché facente parte della Riserva Naturale di Scarlino.
La macchia mediterranea che la circonda e il mare incontaminato fanno di questa spiaggia una piccola oasi di pace, racchiusa tra due promontori.
Il nome deriva dalla particolarità della sabbia, composta da minuscoli granelli di quarzo che ad ogni passo sembrano suonare una melodia.
Il fenomeno delle spiagge sonore è molto antico e narrato già da Marco Polo. Nel mondo ci sono appena un centinaio di spiagge simili e una di queste è proprio Cala Violina.
Info pratiche
L’accesso alla cala è a numero chiuso, sono ammesse fino a 700 persone al giorno per preservare al massimo l’ambiente naturale e per permettere una buona fruizione degli spazi da parte dei visitatori.
Attraverso il sito ufficiale puoi prenotare il tuo accesso (costo 1 euro a persona) ed eventualmente anche il posto auto nel parcheggio riservato (10 euro ad auto per l’intera giornata. Da quest’ultimo, con una passeggiata di 1,5 km in leggero saliscendi, immersi nella macchia mediterranea, si arriva alla cala.
E’ presente un piccolo chiosco-bar, a pochi passi dalla cala, che si anima soprattutto all’ora dell’aperitivo, quando si può approfittare del sole che tramonta proprio all’orizzonte di fronte ai nostri occhi.
Tappa nell’entroterra senese: Pienza
Purtroppo siamo già giunti alla fine della nostra breve vacanza di 3 giorni in Toscana ma rientrando verso casa, possiamo ancora allietare il nostro sguardo con un gioiellino dell’entroterra senese.
Ci dirigiamo verso Pienza, borgo conosciutissimo soprattutto per le colline che lo circondano e che attraggono fotografi da tutti il mondo. La famosa Val d’Orcia ci accoglie con le sue dolci colline, le fine di cipressi e le strade che serpeggiano qua e la. Certamente una delle immagini che più frequentemente vediamo sulle riviste o sui siti online.
Guidare in queste zone è una gioia per gli occhi, è rilassante, il tempo sembra scorrere ad una velocità più ridotta del solito e ci si può fermare ad ogni curva per ammirare le vallate, le fioriture stagionali e i prati verdi.
Pienza è un borgo davvero molto carino (dichiarato patrimonio UNESCO nel 1996), raccolto attorno alla sua piazza principale e con una bella passeggiata panoramica che si snoda alle spalle del Duomo, dove potete scattare mille milioni di foto stupende alle colline, proprio come ho fatto io!
Se ti è piaciuto questo articolo, seguimi anche su Instagram dove pubblico moltissimi post con idee di viaggio e itinerari in Italia e all’estero. Inoltre, ti consiglio di navigare alla sezione del blog destinazioni, dove troverai tanti altri articoli che ti potranno essere utili per la programmazione dei tuoi futuri viaggi.