L’isola di Ponza le bellezze dell’isola della luna

L’isola di Ponza: le bellezze dell’isola della luna

Se dovessi consigliarti uno dei posti più belli in Italia in cui sono stata di recente, la risposta sarebbe senza dubbio… l’isola di Ponza. Il perchè venga chiamata “l’isola della luna” ti sarà presto chiaro.

Sono rimasta così ammaliata da questa isola, dai suoi colori, dalle spiagge e dalle mille opportunità che offre, che non vedo l’ora di tornarci di nuovo.

Non accade molto spesso che io desideri ritornare in un luogo già visto ma la libertà e la serenità respirate a Ponza, pedalando sulla mia bici elettrica da un capo all’altro dell’isola, sono sensazioni ancora vivissime.

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Dove si trova l’isola di Ponza

Ponza è, assieme a Ventotene, Palmarola e altri 3 isolotti minori, una delle isole che compongono l’arcipelago pontino, al largo delle coste del golfo di Gaeta.

L’arcipelago è di origine vulcanica e solo Ponza e Ventotene sono stabilmente abitate. Ponza ha una superficie di 10 km2 scarsi, con una forma a mezzaluna e un’unica strada che percorre l’isola da nord a sud e che consente di raggiungere tutti i principali luoghi da vedere sull’isola.

Solamente percorrere questa strada è un’esperienza indimenticabile, al tramonto poi i panorami sono indimenticabili!

La conformazione rocciosa dell’isola di Ponza porta con sé grossi problemi di frane e cedimenti delle pareti delle sue falesie: è per questo motivo che moltissime spiagge di Ponza sono interdette ai turisti e alla balneazione.

Si spera così di scongiurare tragedie come quella che nel 2001 ha portato poi alla chiusura definitiva della spiaggia più famosa dell’isola, Chiaia di Luna, che oggi è visibile solo dal mare o dai “balconi panoramici” lungo la strada.

Come arrivare: informazioni pratiche

I porti di imbarco per Ponza sono molteplici: traghetti auto + passeggeri e aliscafi solo passeggeri partono quotidianamente dai porti di Formia e Terracina mentre altri aliscafi solo passeggeri partono da Anzio, San Felice Circeo e Napoli.

Ti consiglio di verificare le tratte attive in base al periodo in cui desideri andare sull’isola perché in bassa stagione non tutte sono attive quotidianamente.

Arrivando in auto, io ho scelto di partire da Terracina, lasciando in veicolo in uno dei molti parcheggi custoditi con servizio navetta incluso e mi sono goduta una buona traversata di 1 ora e mezza, senza alcuno stress, arrivando al porto di Ponza molto facilmente e senza nessuna criticità.

Per chi desidera arrivare in treno, suggerisco l’imbarco ai porti di Anzio o di Formia in quanto sono gli unici servite dalla linea ferroviaria, le cui omonime stazioni FS si trovano nelle vicinanze del porto stesso.

Come muoversi a Ponza

Nei mesi estivi non è consentita la circolazione delle automobili ai non residenti quindi non ha alcun senso portare sull’isola la propria vettura. E te ne convincerai non appena arriverai al porto, dove ti troverai immerso nella confusione e nel traffico provocato dalle auto degli abitanti locali, dai motorini e dalle flotte di persone che sbarcano sull’isola.

Niente paura: Ponza non è il suo porto, anzi, ci sono alcune zone talmente tranquille e silenziose che sembra quasi che il tempo si sia fermato da secoli.

A mio parere, il mezzo migliore per scoprire l’isola è la bicicletta (elettrica o a pedalata assistita, date le pendenze) o eventualmente un motorino. Personalmente ho noleggiato la bicicletta a pedalata assistita e questo ha contribuito a regalarmi quel senso di libertà di cui ti parlavo già all’inizio di questo blogpost.

I noleggi bici e scooter sono tantissimi, distribuiti tra il porto, Santa Maria e Le Forna, gli altri due piccoli agglomerati urbani dell’isola ma vi consiglio di prenotare con anticipo perché la disponibilità si esaurisce velocemente.

Cosa vedere sull’isola e le spiagge da non perdere

Un viaggio a Ponza non è solo per gli amanti del mare. Certamente le sue spiagge e le piscine naturali sono i fiori all’occhiello dell’isola ma il suo entroterra collinoso è la soluzione ideale anche per gli amanti dei percorsi a piedi. Si tratta sempre di trekking facili, alla portata di chiunque, che regalano però dei panorami a 360 gradi sull’isola che difficilmente dimenticherai.

Nei 4 giorni trascorsi sull’isola, ho scelto di godermi il mare alternando però anche qualche passeggiata e penso sia stato il motivo per cui mi sono innamorata di quest’isola.

Ti consiglio di non perderti il facile sentiero che dal centro del paesino di Le Forna conduce al Belvedere della Madonnina, meglio se al tramonto, per godersi il panorama con il sole che scende all’orizzonte.

Il secondo trekking che ti consiglio è quello che conduce a Punta Incenso, all’estremo nord dell’isola. Ho lasciato la bici in prossimità del ristorante Punta Incenso, dopo aver percorso tutta la provinciale che attraversa l’isola, e da qui inizia questo facile sentiero che presto ti porterà ad immergerti nella bassa macchia mediterranea, circondato dal meraviglioso panorama del mare e delle scogliere a strapiombo sul mare.

Ponza è una meta eccellente per gli amanti del mare: tutta la costa offre cale, baie e spiaggette di varie dimensioni, quasi tutte libere e affacciate su acque che vanno dal verde al turchese, protette da rocce bianche e vegetazione rigogliosa.

Anche se la maggior parte delle cale è visibile solo dal mare, molte sono raggiungibili con facili trekking e ripide scalinate. Durante il mio breve viaggio sono riuscita a vedere le Piscine naturali a Le Forna, Cala dell’Acqua (il cui colore è davvero incredibile!), Cala Fonte (riaperta dopo alcuni anni a causa di una frana), Cala Gaetano e Cala Feola.

E per finire, Ponza non sarebbe la stessa senza il suo porto borbonico, un colpo d’occhio incredibile già al mio arrivo in aliscafo. La sua forma a ferro di cavallo accogli i turisti con un lungomare dominato dal rosso degli antichi magazzini del molo e dal giallo del palazzo comunale. In mezzo le abitazioni colorate dei pescatori che danno a questo luogo un fascino unico. Non perderti qui una passeggiata serale, per scoprire i suoi negozietti e gustare i piatti locali in uno dei moltissimi ristoranti tipici.

Il periodo migliore per visitare Ponza

Io ho visitato Ponza approfittando di un ponte del 2 giugno, riuscendo così a godermi 4 giorni sull’isola: non sono certamente sufficienti per scoprire interamente l’isola e soprattutto gli isolotti circostanti ma di certo sono bastati per lasciarmi un forte desiderio di ritornarci.

Non ho sofferto l’iper-affollamento che di certo colpisce l’isola nei mesi estivi: i mesi di luglio e agosto devono essere davvero difficili in termini turistici, le spiagge di Ponza non sono grandissime e dunque i grandi flussi turistici rendono certamente meno tranquilla la vacanza.

Credo che i periodi migliori per godersi l’isola siano maggio, giugno e settembre (compatibilmente con il meteo favorevole), mesi in cui i turisti arrivano in quantità più contenuta, le temperature sono più gradevoli e anche i prezzi di alloggi e servizi sono più abbordabili.

Ponza è un’isola da vivere a ritmo lento, prendendosi tutto il tempo necessario per godersi i panorami, per fare il bagno nelle sue calette, per qualche piccolo trekking panoramico e per riprendere il fiato, catapultati in un micromondo che scorre ad una velocità tutta sua.

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