Sud Sardegna un paradiso di mare e archeologia

La costa sud della Sardegna: un paradiso di mare e archeologia

Difficile trovare un angolo di Sardegna che non lasci a bocca aperta! Personalmente però, ritengo che il sud dell’isola incarni alla perfezione l’idea di “paradiso terrestre”, fatto non solo di mare dalle gradazioni turchesi incredibili ma anche di proposte culturali interessanti e stimolanti, come il parco archeologico dell’antica città di Nora.

In questo blogpost ti porto con me, ripercorrendo l’itinerario di due settimane dell’estate 2020, raccontandoti esattamente le mie tappe e cercando di trasmetterti con le foto ed il mio racconto la meraviglia di queste zone.

Indice dei contenuti

Come arrivare nel Sud Sardegna

La zona sud della Sardegna è servitissima grazie alla presenza del porto e aeroporto di Cagliari, che consentono di arrivare qui sia in traghetto da Civitavecchia, che in aereo dai principali aeroporti italiani ed europei (anche con compagnie low cost).

Personalmente ho sempre preferito arrivare in traghetto, per la comodità di avere poi la mia auto a disposizione per gli spostamenti, prediligendo la partenza da Piombino o Livorno con arrivo al porto di Olbia, quindi nella zona nord dell’isola. Questo implica che, una volta sbarcati, si debba guidare per circa 3 ore per scendere fino alla costa sud ma gli orari dei traghetti sono secondo me migliori e soprattutto esiste una tratta “veloce” pomeridiana che in 5 ore compie la traversata, senza obbligare al pernottamento notturno sulla nave (per me che soffro di mal di mare sarebbe una vera sofferenza).

Ad ogni modo, il mio consiglio è quello di avere poi a disposizione l’auto per gli spostamenti. Se invece vi accontentate di pochi km al giorno solo per raggiungere le spiagge nei dintorni del vostro luogo di soggiorno, è sufficiente anche un buon motorino.

Cosa vedere tra Villasimius e Costa Rei: le spiagge più belle e dove andare la sera

La zona tra Villasimius e Costa Rei è meravigliosa: sto cercando delle altre parole per descriverla ma penso non ce ne siano quindi lascio fare alle foto!

Le spiagge di questa porzione di costa sono a dir poco mozzafiato: non parliamo solo di lagune basse e calme dai colori digradanti dal trasparente all’azzurro cielo ma anche di baie turchesi nelle quali il riflesso del sole crea dei giochi di colore che assomigliano alle sfaccettature di una pietra preziosa.

Imperdibili sono le spiagge di Piscina Rei, Cala Sinzias, Cala Pira, Campolongu, Campus, Sa Ruxi, Scoglio di Peppino, Punta Molentis, Porto Giunco e Mari Pintau: una carrellata di luoghi paradisiaci che è impossibile dimenticare. Tutte le spiagge sono strutturate generalmente con una zona attrezzata e una zona libera, andando così incontro alle esigenze di tutti, nessuno escluso.

Per quanto riguarda invece la “movida”, devi sapere che questa zona non ha nulla a che vedere con le più rinomate Porto Rotondo, Palau o Stintino: Cagliari a parte, si potrebbe dire che solo Villasimius offre una piccola area pedonale con negozietti, qualche ristorante e qualche locale da aperitivo.

Cosa vedere a Cagliari di sera

Cagliari è il principale centro di questa zona: è una vera e propria cittadina di medie dimensioni, con tutti i servizi di cui si può avere bisogno e che di sera si popola di turisti e abitanti locali, giovani o meno, che si riversano nelle sue strade e piazzette. La cittadina offre certamente molte opportunità di svago tra bar, ristoranti, locali o semplicemente per ammirare il fantastico tramonto al Poetto (la spiaggia per eccellenza dei cagliaritani).

Punto nevralgico del centro storico è il maestoso bastione di San Remy: situato nel quartiere Castello, è stato trasformato in una scalinata sormontata da un arco di trionfo che conduce alla terrazza superiore panoramica: imperdibile una foto ricordo e la vista su tutta la città, fino al porto.

Sito archeologico di Nora: storia, prezzi e informazioni

La città di Nora si presenta al visitatore oggi in uno strabiliante stato di conservazione, con tutti i principali edifici di età punica, fenicia e soprattutto romana perfettamente visibili e fruibili.

Riportato alla luce con gli scavi degli anni ’50, il sito archeologico che occupa la penisola a sud-ovest del golfo di Cagliari, offre la possibilità di una piacevole passeggiata nella storia: tra edifici di carattere pubblico, come il foro o le terme, e edifici di carattere privato, spesso decorati a mosaico, ci si immerge nella storia di questo importante centro abitato antico.

Il parco archeologico è aperto tutto l’anno, con diversi orari in base alla stagione, consultabili sul sito ufficiale. L’ingresso è a pagamento e si può optare per la visita guidata o la visita libera con l’ausilio di una comodissima App che permette di avere tutte le informazioni necessarie ed esplicative delle varie zone del sito archeologico.

Sant’Antioco come arrivare e cosa fare la sera

Situata sull’estrema punta sud ovest della Sardegna, l’isola di Sant’Antioco è collegata alla terraferma da una sottile lingua di terra che ospita una strada carrabile ed è dunque raggiungibile comodamente in auto.

L’abitato di Sant’Antioco sorge sui resti dell’antica Sulki, una delle città più antiche del Mediterraneo ed è un piccolo centro che alla sera si anima di turisti in passeggiata, alla ricerca di un ristorante o di un locale dove bere qualcosa o semplicemente mangiare un gelato. Sono rimasta a Sant’Antioco una settimana e questo mi ha permesso di visitarla al meglio e di fare anche un’escursione giornaliera all’isola vicina di San Pietro, di cui ti parlerò tra poco.

Le spiagge più belle di Sant’Antioco

La vacanza del 2020 non è stata la mia prima volta a Sant’Antioco: molti anni prima ci ero stata con i miei genitori e in una delle sue spiagge ho imparato a vincere una delle mie paure e imparare finalmente a tuffarmi “di testa”. La Spiaggia di Cala Sapone rimarrà quindi per sempre una delle spiagge del mio cuore, a ricordo di uno dei tanti momenti di divertimento trascorsi con il mio papà.

Inutile dire che sono voluta tornare esattamente sul punto della scogliera dove ho fatto milioni di prove prima di imparare finalmente a tuffarmi come una sirenetta: l’acqua in quel punto è straordinariamente bella, impossibile resistere ad un tuffo!

Colori stupefacenti anche a Cala Lunga e Coaquaddus: il mare è incredibile, spazia tra le varie tonalità d’azzurro ed è incorniciato da scogliere molto spesso bianche e piatte, ideali per prendere il sole o per un facile accesso al mare.

Isola di San Pietro – Carloforte: come arrivare e cosa vedere

L’isola di San Pietro è collegata a Sant’Antioco con traghetti giornalieri dal porto di Calasetta: un’escursione giornaliera nell’isola considerata “un’enclave ligure in Sardegna” è d’obbligo, se si viene in vacanza in queste zone.

Carloforte, unico centro dell’isola e inserito nel club dei borghi più belli d’Italia, è tuttora strettamente legato a Pegli e Genova: con le sue viuzze e vicoli che si inerpicano su un lieve pendio, gli scorci colorati e le vedute sul mare, il porticciolo e le antiche fortificazioni difensive, Carloforte è davvero un gioiellino incastonato in un mare meraviglioso e vale la pena perdersi a passeggiare tra i suoi vicoli, gustando un buon gelato.

Oltre alle spiagge, di cui ti parlerò tra poco, ti consiglio di recarti a San Pietro in auto in modo da poter raggiungere il promontorio di Capo Sandalo, dominato dal faro ottocentesco più occidentale d’Italia, e le scogliere a strapiombo di Le Colonne, due bellissimi faraglioni emergenti dall’acqua, che sono diventati il simbolo dell’isola.

Le spiagge più belle di Carloforte

Anche la costa di San Pietro è un susseguirsi di candide calette bagnate da acque cristalline e di scogliere scure a picco sul mare: un paradiso assoluto per il tuo relax e per goderti al massimo la tua vacanza.

La spiaggia più conosciuta è La Caletta, resa celebre dalla fiction con Gianni Morandi “l’isola di Pietro” perché proprio su questa spiaggia meravigliosa si affaccia l’abitazione del protagonista. Questa spiaggia è l’unica che personalmente ho visitato perché la mia permanenza a San Pietro è stata solamente di una giornata per una gita giornaliera ma devo dire che è veramente incantevole come appare sulle foto online. Non dubito dunque che ci siano tante altre spiagge ugualmente belle.

TOP consiglio finale: la spiaggia di Is Arutas

Concludo questo blogpost con un TOP consiglio per te: se anche tu come me ti devi dirigerti verso il porto di Olbia per l’imbarco, ti consiglio di fare una sosta a Is Arutas.

Questa meravigliosa spiaggia si trova sulla costa ovest della Sardegna ed è il gioiellino indiscusso dell’area marina della penisola del Sinis, inserita da Vanity Fair Travellers nel 2013 tra le spiagge più belle al mondo.

Devo ammettere che poche volte ho visto qualcosa di tanto bello davanti ai miei occhi: centinaia di metri di scenario abbagliante, la “spiaggia dei chicchi di riso” è una distesa di granellini di quarzo dal bianco candido al rosa e fino ad alcune tonalità di verde. Di fronte ai miei occhi, un mare limpidissimo dalle sfumature pazzesche, dal verde smerando all’azzurro, passando per il turchese: da non perdere assolutamente!

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