I lidi ferraresi, la movida della riviera romagnola, Bologna con le piazze e le sue torri, Ravenna con i mosaici bizantini. Cos’altro ci sarà mai in Emilia Romagna?
Ammetto che, nonostante confini con il mio nativo Veneto, fino a qualche anno fa non conoscevo molto bene questa regione. Poi è arrivata per caso l’occasione di andare alla scoperta del suo entroterra e così l’Emilia Romagna si è mostrata ai miei occhi in tutta la sua bellezza, con i borghi e i castelli della zona dei Ducati di Parma e Piacenza, dei dintorni di Ravenna e dei colli bolognesi.
In questo articolo presenterò due diversi itinerari, ciascuno della durata indicativa di due giorni (dipende ovviamente dal vostro luogo di residenza), che potete fare in qualsiasi stagione dell’anno.
Indice dei contenuti:
- Quando andare in Emilia Romagna
- Itinerario n.1: il Ducato di Parma e Piacenza
- Itinerario n. 2: borghi e caselli tra Bologna, Ferrara e Ravenna
Quando andare in Emilia Romagna
I due itinerari che sto per presentare non sono particolarmente vincolati ad un periodo dell’anno piuttosto che ad un altro. Anzi, ti dirò di più: stiamo per fare un viaggio nel tempo, ci stiamo immergendo nel Medioevo tra castelli, dame, cavalieri, duelli e amori travagliati quindi l’atmosfera malinconica dell’autunno o il freddo pungente dell’inverno potrebbero sposarsi perfettamente con il mood di questo viaggio.
Meglio ancora se, consultando i siti ufficiali di ciascuna destinazione, si decida di partecipare ad uno dei moltissimi eventi o manifestazioni in costume che vengono organizzate nei borghi. L’effetto WOW è garantito!
Borghi come Comacchio, Mesola o l’abbazia di Pomposa possono invece essere un valido plus per completare un bel weekend estivo ai lidi ferraresi. Nel mio caso, ho approfittato proprio di un sabato pomeriggio di luglio per visitarli, dato che le nubi avevano oscurato il cielo.
Itinerario n. 1: il Ducato di Parma e Piacenza
Nel territorio che si estende tra il Po, il grande protagonista della Pianura Padana, e l’appennino emiliano si incontrano castelli, rocche, fortezze, regge e manieri che, grazie alla generosità di mecenati, proprietari privati e amministrazioni pubbliche, regalano ai visitatori la possibilità di fare un autentico viaggio nel tempo attraverso il Medioevo, il Rinascimento, il Barocco e fino all’Ottocento e alla Belle Epoque. Venire a visitare questi luoghi significa immergersi nelle vicende pubbliche e personali di grandi famiglie illustri come i Borbone, i Farnesi, gli Sforza e moltissimi altri, significa ascoltare la storia degli edifici spesso arricchiti e abbelliti dall’arte di maestri quali Parmigianino. Un territorio che offre peraltro una tradizione culinaria che, se possibile, rende questo itinerario ancor più “buono da gustare”.
Le tappe del nostro itinerario sono Bobbio, Grazzano Visconti, Castell’Arquato, Vigoleno, Fontanellato e Torrechiara ma sappiate che è solo una minima selezione di quello che artisticamente questo territorio ha da offrire. Potete scoprire di più su questa zona, visitando il sito ufficiale.
A Bobbio si viene accolti prima di tutto dal famoso Ponte Gobbo, che è diventato il simbolo del borgo stesso, entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia nel 2006 e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2005.
Grazzano Visconti viene dichiarato nel 1986 “Città d’Arte” dell’Emilia Romagna: la sua storia è legata al desiderio di un colto nobile milanese, Giuseppe Visconti, che agli inizi del 1900 desidera creare un borgo dai caratteri medievaleggianti, forte anche della sua passione per la scenografia, il costume e le tradizioni. Il borgo, tutt’oggi abitato, permette di immergersi completamente nell’atmosfera medievale, ancor più in occasione delle manifestazioni in costume che hanno luogo soprattutto in primavera e in autunno.
Seguiamo i profili morbidi delle colline punteggiate di vigneti e ci avviciniamo a Castell’arquato, inconfondibile per le sue torri e la Rocca Viscontea. Questo borgo meraviglioso divenne set cinematografico per alcune scene del famosissimo film del 1986 Lady Hawke. (Se ami questo genere di atmosfere da film, ti consiglio di andare a visitare anche Rocca Calascio, in Abruzzo). Il borgo è considerato uno dei 100 più belli d’Italia, assolutamente imperdibile.
Vigoleno è il mio preferito! Un perfetto e quasi intatto esempio di quella che doveva essere la tipica architettura medievale con il borgo fortificato, il castello e il mastio. Bellissimo il camminamento di ronda sulle mura merlate, la piazza principale con la fontana e la chiesa antica, le strade ciottolate e l’atmosfera che rimanda a dame e cavalieri che con i loro cavalli devono aver percorso quelle strade in lungo e in largo.
Ci spostiamo poi a Fontanellato, dove vi consiglio la visita della Rocca Sanvitale che domina il centro del paese con il fossato difensivo tutt’intorno, un tempo alimentato da una risorgiva. Una costruzione che ricorda molto il Castello Estense di Ferrara, a pianta quadrata con muri merlati e quattro torri ai lati.
Infine, facciamo l’ultima tappa al Castello di Torrechiara nel comune di Langhirano. Anche questo castello ha ospitato il set cinematografico di Lady Hawke, proprio a testimoniare quanto l’atmosfera medievale di duelli e drammi amorosi sia arrivata immutata fino all’epoca moderna, affascinando scrittori e registi fino ai giorni nostri. Bellissimi all’interno gli affreschi “a grottesche” e le decorazioni pittoriche delle pareti del Castello, soprattutto nella Camera d’Oro e nella stanza nuziale.
Itinerario n. 2: borghi e castelli tra Bologna, Ferrara e Ravenna
Per questo itinerario ci spostiamo verso est, nelle vicinanze di Bologna e nella zona costiera di Ravenna e Ferrara.
Cominciamo da quella che è definita la “piccola Venezia” ovvero Comacchio. La presenza dell’acqua nei suoi canali cittadini ci ricorda la vicinanza al mare e ai suoi sette lidi che soprattutto nel periodo estivo si animano di appassionati di nuotate, passeggiate e tintarella.
Brisighella fa parte del circuito “I borghi più belli d’Italia”, oltre a essere Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Imperdibile la visita alla Rocca Manfrediana: inizialmente la rocca possedeva solo la torre minore ma durante il breve dominio della Serenissima venne ulteriormente ampliata e dotata dell’imponente torrione circolare. Con una breve e piacevole passeggiata si raggiunge poi la Torre dell’Orologio.
Scendendo poi nel borgo, la via degli Asini è assolutamente da vedere: una suggestiva strada sopraelevata, interamente coperta da archi di ampiezze differenti, il cui nome deriva dall’uso di farvi passare le carovane di animali per il trasporto del materiale dalle vicine cave di gesso. Questo borgo è stato per me una tappa in occasione di un altro viaggio, ovvero l’itinerario alla scoperta dei Castelli di Arcevia, nelle Marche, di cui vi ho già parlato in un altro precedente articolo.
Continuiamo il nostro tour alla scoperta di questo territorio con il borgo di Dozza, ovviamente anch’esso riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia. Qui il paesaggio urbano è totalmente trasfigurato dall’arte che abbellisce i muri delle case, le strade e le piazze, con opere d’arte contemporanea che ammaliano il visitatore e ne rallegrano la visita. Visitare questo borgo in una giornata di sole, con i colori dei muri che risplendono ancor di più, trasmette una gioia e una positività pazzesche!
Rocchetta Mattei ritorna torna accessibile al pubblico nel 2015, dopo anni di chiusura e abbandono, grazie ai restauri iniziati nel 2005 da Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, attuale proprietaria dell’edificio.
Il castello viene fatto costruire dal conte Mattei sulle rovine di una precedente rocca e poi modificato più volte, restituendoci oggi l’aspetto di una costruzione particolarissima, con torri, scalinate, corridoi, sale e camere private che richiamano diversi stili architettonici, dal neomedievale al neorinascimentale dal Moresco al Liberty.
Un luogo incantevole e curioso, oggi ben restaurato e fruibile, nel piacevole contesto naturale dell’appennino bolognese. L’accesso alla Rocchetta è regolato a fasce orarie, pertanto è obbligatoria la prenotazione da effettuare attraverso il sito ufficiale.
Infine ci spostiamo verso il mare e ad attrarre il nostro sguardo, percorrendo la statale Romea che conduce ai lidi ferraresi, ci sono il Castello Estense di Mesola e l’abbazia di Pomposa. Quattro imponenti torri merlate, mura possenti e le grandi finestre fanno del Castello una struttura a metà tra una fortezza e una dimora di lusso, un tempo protetta da nove miglia di cinta muraria.
Bellissima la piazza porticata alle spalle del castello, un tuffo nel passato tra vecchie locande e ristoranti che vi condurranno ad atmosfere di tempi passati.
L’abbazia di Pomposa è riconoscibile già da lontano con il suo svettante campanile. Capolavoro dell’arte romanica, custodisce uno dei cicli di affreschi di ispirazione giottesca più pregiati della provincia e un bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi.
Un’oasi di arte e di cultura, a due passi dal mare e dalla riserva Bosco della Mesola.
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