Tra la Provenza e la Camargue on the road

Tra la Provenza e la Camargue on the road

Percorrere un on the road in Provenza e Camargue era uno dei miei viaggi nel cassetto da anni.

Sempre rimandato perché speravo di riuscire a farlo nella stagione della fioritura della lavanda. Impossibile, visto il carico lavorativo di quel periodo per me. E allora ho deciso di non rimandare più e ho puntato sulla stagione intermedia.

In questo blogpost, dunque, ti racconto nel dettaglio il mio on the road attraverso la questa romantica regione tra cittadine, borghi provenzali, villaggi costieri, parchi, aree naturali e sentieri trekking. E cercherò di farlo dandoti delle indicazioni pratiche per non perderti i luoghi più belli.

Indice dei contenuti

Come arrivare, dove atterrare e come muoversi

La regione della Provenza (nome completo Provence-Alpes-Cote d’Azur) è confinante con le regioni italiane occidentali quindi è facilmente raggiungibile via terra da qualsiasi regione settentrionale del nostro stivale. 

L’aeroporto di Marsiglia non è il più bell’aeroporto che abbia visto ma è comunque dotato di due terminal e ben servito da innumerevoli compagnie low cost dai principali aeroporti europei.

La linea L91 del bus collega poi il terminal 2 dell’aeroporto alla stazione ferroviaria di Marsiglia (Gare Saint Charles) con un ottimo servizio navetta ogni 10/15 minuti circa. In circa 30 minuti si raggiunge il centro città, al costo di euro 16,00 a/r. Verifica online gli orari in base alle tue esigenze, tenendo conto che c’è una finestra oraria di qualche ora notturna in cui la navetta non circola.

Di fronte al Terminal 1 dell’aeroporto sono disponibili anche gli uffici delle principali compagnie di noleggio auto: direi che condizione sine qua non per visitare in libertà e in totale autonomia la regione è proprio quella di avere a disposizione un’auto. Nel mio caso ho percorso in una settimana quasi 600 km per tutte le tappe che ti elencherò tra poco.

Prima tappa: Marsiglia (1 gg.)

Tutti coloro con cui mi ero interfacciata riguardo a questa città mi avevano dato la stessa risposta “lascia stare, non vale la pena, sporca e brutta gente”. E così ho deciso a rimanerci solamente mezza giornata. E invece a me è piaciuta molto! Certo non è una città da lungo weekend ma è una tappa a mio parere da non perdere.

Le attrazioni da vedere non sono moltissime ma ce n’è comunque a sufficienza per una bella giornata a piedi: consiglio di iniziare dal quartiere della città vecchia, il cosiddetto Le Panier, incantevole con le sue vie assonnate e piene di murales.

Si esce appena dal quartiere della città vecchia e ci si trova di fronte la mole bianca e imponente della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, un edificio incantevole, forse uno dei più belli mai visti.

Pochi passi verso Forte Saint Jean e ti consiglio di prendere il bus 60 che porta sulla collina che domina la città per visitare l’altro edificio religioso super famoso di Marsiglia: Notre Dame de la Garde, da cui godere di un bel panorama sulla città e sulla costa dei calanchi.

Si riprende poi il bus per tornare al Porto Vecchio: un’ irrinunciabile passeggiata tra i pescherecci e le barche da escursione fino a raggiungere il Forte Saint Jean, oggi trasformato in area museale, ma aperto liberamente al pubblico limitatamente al cortile, alle terrazze e ai camminamenti.

Una passerella pedonale ultra-moderna collega il forte ad un modernissimo edificio avvenieristico, il MUCEM, il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo. Museo a parte, consiglio una sosta sulla terrazza all’ultimo piano (aperta al pubblico gratuitamente), dotata di sedie e sdraio a disposizione, da cui godere di una bella vista sul porto e su tutta la città di Marsiglia.

Seconda tappa: Arles e dintorni (3 gg.)

Dopo aver ritirato l’auto a noleggio all’aeroporto, ho dedicato i successivi 3 giorni alla zona di Arles, che significa ovviamente anche aver trascorso una giornata indimenticabile in Camargue.

Arles è una cittadina piacevole e intrisa della sua antica storia romana classica. Il teatro, l’anfiteatro, il foro, i criptoportici e gli Alicampi sono tutti elementi che ci raccontano  la sua storia di città romana della regione delle Gallia.

Consiglio la visita delle principali attrazioni delle città (oltre che della chiesa e del chiostro di Saint Trophime) con l’acquisto del Pass Avantage al prezzo di 19€: acquistabile all’ufficio del turismo o in uno dei siti inclusi, consente l’accesso anche ad alcuni musei nei dintorni e a tariffe agevolate su altri monumenti della regione.

Dedica almeno un giorno alla magia della Camargue: io ho scelto di fare la visita non guidata alle saline di Aigues Mortes al mattino, per poi spostarmi al Parco Ornitologico di Pont de Gau e concludere la giornata con una passeggiata al paese di Saintes Maries de la Mer.

Difficile dire cosa mi sia piaciuto maggiormente, è stata forse la giornata più intensa e super wow dell’intero viaggio, la natura qui fa da padrone, gli animali, gli uccelli e gli elementi naturali si esprimono alla massima potenza e in totale libertà, è un luogo davvero magico!

Nei dintorni diArles, ti consiglio di visitare alcuni dei borghi dal carattere provenzale più spiccato.

Irrinunciabili assolutamente Saint Remy de Provence e Les Baux de Provence. Se Saint Remy è semplicemente un bel borgo provenzale dove passeggiare e fermarsi a sbirciare tra le botteghe e i negozi di souvenir, Les Baux de Provence merita almeno mezza giornata perché, oltre al borgo in sé e ai resti del castello medievale che lo domina, non puoi perderti la visita a Carrières des Lumières.

Si tratta di una vecchia cava trasformata in una specie di cinema d’arte. Mi spiego meglio: si accede alla sala principale della cava, completamente al buio, e si viene letteralmente avvolti dall’arte proiettata sulle bianche pareti della cava, con l’ausilio di musiche di grandissimo effetto.

In questo periodo viene proiettato un “film” (non saprei come altro definirlo) riguardante le opere d’arte da Vermeer a Van Gogh. La meraviglia assoluta! Non penso ci siano parole sufficienti per definire l’effetto sorpresa che sopraggiunge non appena entri nella sala e ti trovi immerso in quel mondo stupendo. Consigliatissimo!

Terza tappa: Avignone e dintorni (2 gg.)

I successivi due giorni sono stati dedicati ad Avignone e ai suoi dintorni: premetto che Avignone è stata per me deludente come cittadina, anche se ammetto che il Palazzo dei Papi è oggettivamente un bel colpo d’occhio quando si raggiunge la piazza principale.

Diciamo che non sono riuscita a vederci il carattere che credevo, mi aspettavo qualcosa di molto più intenso, essendo “la città dei Papi”.

Molto più interessanti i dintorni: a pochi minuti d’auto da Avignone, il carinissimo borgo di Villeneuve lès Avignon ospita tre gioiellini da non perdere ovvero il forte sant’Andrea (da cui si gode anche di una bella vista su Avignone), i giardini dell’attigua abbazia di Sant’Andrea e la Chartreuse.

Ho poi continuato la mia scoperta dei dintorni di Avignone passando per Isle sur la Sorgue e Gordes, quest’ultimo molto carino e tipicamente provenzale. Ti consiglio di puntare il navigatore su “viewpoint de Gordes” per arrivare ad un punto panoramico sul borgo, dal quale scattare delle bellissime foto, prima di arrivare al paese vero e proprio.

Non dimentichiamo poi che, a 5 minuti da Gordes, si trova anche la famosissima Abbazia di Senanque, protagonista della più famosa immagine della Provenza, quella che la ritrae appunto con i campi di lavanda in fiore che la circondano. La lavanda ovviamente in questo periodo è sfiorita ma la bianchissima abbazia è “un miraggio” per chi arriva dalla strada di Gordes ed è veramente stupenda.

Altri 30 minuti di strada ci separano da un altro carinissimo borgo provenzale, Roussillon. Il borgo di per sé non è nulla di particolamente emozionante ma consiglio di non perdere il Sentiero delle Ocre, 45 minuti di percorso ad anello (adatto a tutti) all’interno del parco creato appositamente nell’antica zona di estrazione dell’ocra.

Un paesaggio incredibile, sembra di camminare su Marte, circondati da montagne di tonalità diverse dall’arancio al rosso, dal rosa scuro al marrone. Assolutamente da non perdere!

Quarta tappa: Aix en Provence e dintorni (2 gg.)

La fine del viaggio si avvicina ma ho ancora due giorni per andare alla scoperta dei dintorni di Aix en Provence. Aix è una vera città, non paragonabile ai piccoli borghi provenzali visti fino ad ora ma è comunque molto piacevole, con un centro storico concentrato e piacevolmente ricco di strade e piazze vivaci. Tra la città vecchia e il quartiere Mazzarin si trova il Cours Mirabeau, il viale più famoso e pieno di cafè e localini.

Nelle vicinanze di Aix, consiglio i borghi di Ansouis, Lourmarin e Cassis.

Ansouis è un piccolissimo borgo, basterà mezz’ora per perdersi tra i suoi vicoli e ammirare le facciate della sue case, con la vita americata arrampicata sulle pareti che comincia ad arrossire per i primi freddi.

Lourmarin invece è ben più vivace e consiglio senza dubbio la visita del suo castello, un mix di impianto medievale e rinascimentale, 3 piani di ballatoi in legno con due stupende biblioteche ancora ben conservate e una scala a chiocciola imponente.

Dulcis in fundo, diverso da tutti gli altri perché situato in riva al mare, consiglio una visita a Cassis. Qui si respira già l’atmosfera della Costa Azzurra, il borgo si sviluppa attorno all’ansa portuale, dove sono ferme per il riposo invernale una quantità incredibile di imbarcazioni a vela e a motore. Dal molo, la vista sulle case colorare che come una corona circondano il porto, è davvero molto affascinante. E ovviamente non è mancata la mia folle corsa in spiaggia non appena ho realizzato che ce ne fosse una!

Conclusioni e consigli vari

Come già scritto ad inizio articolo, tutto questo itinerario non sarebbe stato possibile senza un’auto a noleggio a disposizione. Per una settimana ho speso 340 € di un’auto di segmento B, a cui aggiungere circa 60 €di benzina per percorrere poco meno di 600 km.

Da considerare però che avevo incluso l’opzione Kasko in modo da essere tranquilla al 100%, opzione facoltativa che incide per circa 80€ sul costo complessivo del noleggio.

Questione cibo: io con la Francia non ho mai avuto un bel rapporto da questo punto di vista. Tanto che per i tre giorni ad Arles avevo deciso di prendere un appartamentino per essere eventualmente autonoma nella preparazione pasti.

Col senno di poi, posso dire che la Provenza è la regione in cui ho in assoluto mangiato meglio! Certo mi sono limitata alla carne e alle verdure ma ho sempre trovato ottimi prodotti. Cappuccino, croissant, dolci e pan au chocolat sempre buonissimi hanno allietato le mie colazioni e le pause pomeridiane in qualche bella boulangerie del posto.

Se ti è piaciuto questo articolo, trova ispirazione per i tuoi itinerari alla sezione Destinazioni oppure alla sezione Francia, se sei un amante di questo bellissimo paese. Se ancora non lo fai, puoi seguire le mie avventure “in diretta” anche su Instagram.

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