Il Gambia è un “riassunto” dell’intera Africa, qui potrai assaporare tutto ciò che il grande continente ha da offrire e oggi condividerò con te l’itinerario di 9 giorni che ti permetterà di vedere tutto il meglio di questo affascinante paese.
Uno stato che si sviluppa lungo il corso del fiume che gli conferisce il nome, con un popolo accogliente e sempre sorridente, tanto da essere anche soprannominato “the Smiling Coast of Africa”.
Indice dei contenuti
Itinerario di 9 giorni in Gambia: cosa vedere e cosa fare
Prima di raccontarti nel dettaglio il mio itinerario in Gambia ti lascio un elenco di alcuni articoli che potrebbero tornarti utili nella pianificazione di un viaggio fai da te in Gambia:
- Informazioni utili per organizzare un viaggio in Gambia
- Una giornata di Safari al Fathala National Park nel vicino Senegal
Partiamo!
Gambia, cosa vedere: Giorno 1
Considerando l’arrivo del nostro volo a mezzanotte passata, con conseguente transfer notturno verso la guesthouse che ci avrebbe ospitato per tutta la durata del nostro viaggio, il primo giorno siamo rimasti alla vicina Paradise Beach di Sanyang per ambientarci e riposarci.
Ci è stato consigliato un piccolo ma accogliente stabilimento balneare, il Rainbow, dove è possibile rimanere tutto il giorno anche facendo solo una singola consumazione (la Coca Cola costa 100 Dalasi dunque 1,40€).
Ci siamo trovati così bene che il ristorantino in spiaggia è stata la nostra tappa fissa per tutte le cene della settimana, essendo vicino alla guesthouse.
A proposito: per tutte le esperienze ed attività che ti racconterò in questo articolo, mi sono affidata a Marzia, la fantastica host di Your Gambian House, dove alloggiavo.
Lei è la migliore garanzia per vivere il Gambia autentico, a contatto con i gambiani e con la loro ospitalità stupenda.



Gambia, cosa vedere: Giorno 2
Secondo giorno interamente dedicato al Safari, raggiungendo il Fathala National Reserve nel vicino Senegal. La giornata è super piena di emozioni ed attività e a tal proposito ho dedicato un articolo apposito a questa esperienza, che trovi cliccando qui.
Gambia, cosa vedere: Giorno 3
Giornata dedicata ad un’attività super local: la cooking class presso una stupenda famiglia gambiana! L’esperienza inizia al mattino quando accompagno le ragazze a fare la spesa al mercato di Sanyang per comprare la carne e le verdure.
Le tagliamo e le prepariamo e poi attendiamo qualche ora per la cottura di tutto (intrattenendosi con balli scatenati e musica gambiana), per poi sederci a tavola nel primo pomeriggio e gustare il piatto che abbiamo preparato.
Anzi, dovrei dire “proviamo a gustare” perché i gambiani sono mooooolto piccanti, esageratamente piccanti! Insomma, per me è stato impossibile mangiare più di mezza porzione del piatto perché avevo la gola in fiamme!


Gambia, cosa vedere: Giorno 4
Si parte per la visita del Kachikally Crocodile Pool and Museum e successivamente del Monkey Forest Park: oggi quindi vediamo coccodrilli e scimmie molto da vicino!
Al Kachikally si cammina letteralmente in mezzo ai coccodrilli, ovviamente in sicurezza e sempre accompagnati da una guida del parco.
Un’esperienza senza dubbio insolita, soprattutto se penso che “ho tenuto un coccodrillo per la coda”!
Molto più carine e affettuose le scimmiette della Monkey Forest, alle quali abbiamo dispensato noccioline e banane in gran quantità.



Gambia, cosa vedere: Giorno 5
Oggi ci attente un’altra esperienza local, visitiamo il gigantesco mercato locale di Serekunda: centinaia di abiti coloratissimi e ogni genere di prodotto si trovano qui e non c’è modo migliore per immergersi completamente nella vera vita quotidiana gambiana. Poi io adoro i colori accesi dei loro stupendi vestiti e non potevo tornare a casa senza acquistarne uno!
Gambia, cosa vedere: Giorno 6
Altro giorno super impegnativo, e non solo per il fatto di doversi svegliare presto!
Risveglio all’alba, veloce colazione e via di corsa per raggiungere l’isola degli schiavi, meglio nota come Kunta Kinteh Island, dal nome del guerriero Kunta Kinteh rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti (la storia è stata raccontata nel libro e nella successiva fiction “Radici”).
Per raggiungere l’isola, si affronta un’altra esperienza super local, quella di salire sul battello pubblico che salpa dal porto di Banjul, la capitale, e raggiunge Barra, sull’altro lato del fiume Gambia.
La visita all’isola di Kunta Kinteh è molto toccante: immaginare che su questo piccolo isolotto siano stati imprigionati centinaia di persone in attesa di essere vendute come schiavi è qualcosa di paralizzante.
Ho avuto l’impressione che tra quelle rovine silenziose riecheggiassero più forti che mai le urla disperate di quelle povere persone innocenti, quasi fossero una perpetua denuncia di una pratica disumana che non dovrebbe ripetersi mai più.



Gambia, cosa vedere: Giorno 7
Oggi saliamo di nuovo in barca, in prossimità del villaggio di Kartong e risaliamo il fiume Gambia quasi fino alla foce nell’Oceano Atlantico, navigando letteralmente tra la riva gambiana e quella senegalese.
Avvistiamo moltissime specie di uccelli e ci avviciniamo alle mangrovie sulle rive, osservando la vita tranquilla degli animali nel loro habitat naturale.



Gambia, cosa vedere: Giorno 8
Dedichiamo gli ultimi 2 giorni di vacanza al relax, desiderando vedere anche qualche altro tratto di costa oltre alla Paradise Beach di Sanyang.
Scegliamo la spiaggia di Palma Rima, zona più turistica, e ci fermiamo qualche ora al Poco Loco, uno stabilimento balneare molto carino con un ristorante che propone piatti tipici gambiani.
Si mangia molto bene e i prezzi sono come sempre molto contenuti.
Ne approfitto anche per una passeggiata lungo la spiaggia, dove incontro e chiacchiero con decine di ragazzi e ragazze del luogo, che sono lì per vendere succhi di frutta e altri prodotti fatti a mano.
Ultimo giorno e partenza
Siamo quasi alla fine del viaggio ma prima di andarmene vorrei sperimentare anche qualche ora in uno dei resort presenti nella zona di Senegambia.
Scegliamo di trascorrere qualche ora al Senegambia Beach Hotel, forse il più bel resort della zona: due piscine, spiaggia privata, innumerevoli ristoranti e soprattutto un bellissimo palmeto al cui interno sorgono gli edifici a due piani che ospitano le varie tipologie di alloggio.
Per il mio stile di viaggio, rifarei mille volte la scelta di alloggiare in guesthouse e vivere a contatto con la popolazione locale ma capisco che altre persone possano preferire la “vita da resort”, con qualche lusso e qualche confort in più.



Le ultime ore in Gambia trascorrono tra i festeggiamenti di compleanno di due ragazze adorabili che aiutano e lavorano all’interno della guesthouse dove ho alloggiato: inutile dire che il tragitto verso l’aeroporto è stato poi accompagnato da più di qualche lacrima…
Se con questo blogpost ti ho incuriosito e fatto venir voglia di prendere il primo volo per il Gambia, ne sono molto felice e sono a tua disposizione per aiutarti a costruire il tuo itinerario ideale alla scoperta di questo paese affascinante.
Ci vediamo in giro per il Mondo!