Viaggio nella regione Dordogna - Périgord

On the road nella regione Dordogna – Périgord

Se siete amanti delle atmosfere incantate di giardini, castelli e manieri antichi e siete pronti a guidare per kilometri tra boschi di faggi e colline verdeggianti, il dipartimento Dordogna-Périgord è la meta ideale per un on the road indimenticabile. In questo blogpost cercherò di raccontarvi tutta la meraviglia che ho visto con i miei occhi in questo viaggio appena terminato, condiviso con una ospite d’eccezione, mia mamma.

Indice dei contenuti

Come arrivare

Il dipartimento Dordogna-Périgord appartiene alla regione Nuova Aquitania, la cui capitale amministrativa è Bordeaux.

Diverse compagnie low cost volano su questa destinazione a prezzi decisamente molto contenuti e vi basterà poi noleggiare l’auto per raggiungere in un paio d’ore la celebre regione solcata dal fiume Dordogne, dal quale prende il nome.

Pensate che, dopo il dipartimento di Parigi, la Dordogna è il dipartimento francese con il maggior numero di siti e monumenti storici, molti dei quali dichiarati Patrimonio mondiale UNESCO.

È una regione di villaggi medievali con almeno 1000 castelli e vallate lussureggianti famose per i paesaggi pittoreschi, oltre a custodire un eccezionale patrimonio preistorico.

Cosa vedere in Dordogna

Oltre ad essere una regione a vocazione vitivinicola d’eccellenza, la regione Dordogna-Périgord offre una vastissima gamma di bellezze architettoniche e paesaggistiche: dai castelli ai manieri, dai giardini ai villaggi medievali, dai chiostri gotici alle grotte primitive, passando per un patrimonio di arte pittorica paleolitica unico al mondo.

Se sei amanti della natura e dei parchi, troverai senza dubbio emozionante guidare tra le dolci colline della Dordogna, tra boschi di faggi e ampi poggi che somigliano vagamente alla nostra Toscana.

E certamente rimarrai ammaliato dalla bellezza dei due bellissimi giardini di Marqueyssac e del Maniero di Eyrignac.

Il giardino di Marqueyssac è stato immediatamente da me soprannominato “il giardino di Alice nel Paese delle Meraviglie” perché è esattamente la sensazione che si prova quando si entra nel particolarissimo labirinto di bosso, tagliato con estrema precisione fino ad ottenere forme tondeggianti perfette, come fossero giganteschi puff verdi su cui saltellare.

Il parco in realtà è un meraviglioso giardino sospeso, in posizione sopraelevata rispetto alla vallata, offrendo delle vedute stupende sulle anse sinuose del fiume e sul sottostante villaggio di La Roque Gageac.

I giardini del Maniero di Eyrignac sono considerati i più belli della regione ed è oggettivamente impossibile sostenere il contrario: la sua storia millenaria passa attraverso 22 generazioni e tutt’oggi la famiglia proprietaria se ne prende cura in maniera quasi maniacale, consentendo al visitatore di vivere un’esperienza indimenticabile.

Altra tappa che ti consiglio di includere assolutamente nel tuo itinerario è il chiostro gotico di Cadouin, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Il biglietto combinato ti consentirà di accedere a questo monumento e al castello di Biron di cui parleremo poi: il chiostro è meraviglioso e perfettamente conservato e inoltre, con una comoda guida cartacea consegnata all’ingresso, ho potuto godere al massimo di questo capolavoro.

I castelli più belli

Romanticone all’ascolto, preparate i fazzoletti perché la bellezza dei castelli di questa regione vi faranno sognare ed emozionare come le principesse delle fiabe.

Premetto che nella regione ce ne sono più di mille e per vederli tutti ci vorrebbe una vita ma quelli che non puoi proprio perderti sono il castello di Milandes, il cartello di Biron e il castello di Beynac.

Mentre a Biron e Beynac non si trova il giardino di pertinenza, essendo delle vere e proprie fortezze, al castello di Milandes avrai la possibilità di passeggiare anche nel bel giardino abbellito con fontane, cascate d’acqua, siepi e aiuole fiorite.

Il castello di Milandes fu abitato fin quasi alla sua morte da una donna straordinaria e dalla storia emozionante, Josephine Baker: gli interni del castello, dunque, sono ben conservati e restituiscono uno spaccato della vita quotidiana della famiglia di Josephine nel corso del secolo scorso.

Potrete accedere invece al Castello di Biron grazie al biglietto combinato con il chiostro di Cadouin e ve lo consiglio davvero tanto.

Bellissima la scalinata che affaccia maestosamente sulla bellissima vallata, culminante in un portico a colonne davvero imponente e spettacolare.

Il Castello di Beynac è invece una vera e propria cittadella fortificata: molto bello anche visto da lontano, è un agglomerato di edifici di varie epoche successive e la visita all’interno è molto interessante perché consente di visitare ordinatamente tutte le zone, ottenendo moltissime informazioni dalla guida cartacea che viene consegnata all’ingresso.

Città e villaggi da scoprire

Tantissimi villaggi medievali in pietra si susseguono tra le colline della regione Dordogna-Périgord, molti costituiti semplicemente da qualche casa e un edificio religioso, che si attraversano in auto raggiungendo la meta successiva del viaggio. Ho perso il conto delle volte che ho esclamato “ma guarda che bello questo villaggetto”: anche se disperso nel nulla, anche se deserto e apparentemente disabitato, il fascino di questi luoghi è innegabile.

Un itinerario in Dordogna non può dirsi completo se non si visitano almeno i villaggi di Domme, La Roque Gageac, Monpazier e ovviamente Sarlat-la-Canéda, considerata “la capitale” della regione nonché luogo in cui ti consiglio di alloggiare perché situata in posizione centrale rispetto alle varie tappe dell’itinerario.

I villaggi di Domme e Monpazier ben rappresentano la vita lenta e tranquilla di questa regione francese: passeggiare per le loro vie equivale a ritrovarsi sospesi in un tempo lontano, ammirando i negozietti e gli atelier che si susseguono tra piazze acciottolare e vicoletti super fotogenici.

A La Roque Gageac, oltre a visitare il borgo vero e proprio, che si sviluppa parallelo alla strada principale che costeggia il fiume, non dimenticare di prendere parte ad una delle crociere sul fiume organizzate da Gabares Norbert.

Avrai così l’opportunità di salire a bordo di una Gabare, imbarcazione fluviale tipica che in passato veniva utilizzata per il trasporto merci fino a Bordeaux.

A Sarlat-la-Canéda invece potrai immergerti nella quotidianità degli abitanti di questo bel villaggio medievale che al sabato mattina si anima con il mercato settimanale.

Io ne ho approfittato per visitare anche Le Manoir de Gisson, in pieno centro storico, un bell’edificio composto da due corpi uniti dalla scala a chiocciola centrale, che risulta essere un bellissimo spaccato della vita dell’alta borghesia di Sarlat durante il Rinascimento.

Le grotte di Lascaux

Non esagero se ti dico che ho visitato “la Cappella Sistina del Paleolitico”! A Lascaux si trova il celebre Centro Internazionale di Arte Rupestre, che ospita una replica della famosissima Grotta di Lascaux, il cui nome deriva dalla collina sotto la quale si trova.

Questa ricostruzione, di enorme impatto emotivo per il visitatore, è stata creata per consentire al pubblico di scoprire le pitture e le incisioni rupestri della grotta originale, chiusa al pubblico dal 1963 a causa dell’impatto negativo delle visite sulla conservazione dell’arte rupestre.

Le raffigurazioni sono principalmente animali come bisonti, cavalli, cervi e uri, ma includono anche scene di caccia e riti religiosi. Io che sono una pessima disegnatrice mi sono veramente meravigliata di fronte alle capacità dei paleolitici di realizzare dipinti così precisi e realistici con i mezzi a disposizione all’epoca!

Poco distante da Lascaux, vi consiglio una visita guidata di circa 45 minuti alle Grotte di Gran Roc. La particolarità di queste grotte è che il visitatore ha la possibilità di percorrere a piedi lo stretto corridoio che attraversa la grotta, fatto scavare per fini di studio proprio dall’archeologo che scoprì.

Non mi era mai successo di passeggiare così vicino alle concrezioni (ovviamente protette da vetri trasparenti o reti a maglie larghe)! Una bella esperienza che ha scatenato l’euforia anche dei bambini presenti.

Ultimi consigli di viaggio: seppur rimanendo in Europa, consiglio sempre di stipulare una buona assicurazione di viaggio che copra gli imprevisti per partire sereni e tranquilli e godersi al massimo l’esperienza. Vi consiglio come sempre le polizze Heymondo, adatte a tutte le vostre diverse esigenze e vi ricordo che, come miei lettori, potete godere anche di uno sconto fisso del 10% effettuando un preventivo da questo link affiliato.

Buona Dordogna a chiunque abbia già organizzato un itinerario in questa regione meravigliosa e anche a chi l’ha inserita in wishlist leggendo questo articolo! Per tutti voi, ho preparato il consueto itinerario in formato PDF da scaricare per ispirarvi e aiutarvi a costruire il vostro personalizzato.

Ci vediamo in giro per il mondo!

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