Chi ha detto che la Puglia sia da visitare solo in estate? Ti racconto il mio itinerario di 3 giorni a Bari e dintorni, organizzato per inizio dicembre, approfittando di un volo con orari molto favorevoli ed utilizzando solamente i treni regionali per gli spostamenti.
Bari è una di quelle città che non consideravo minimamente: molti anni fa avevo sentito dire che nella cosiddetta Bari Vecchia non era il caso di avventurarsi da turisti e questo mi aveva allontanato mentalmente da questa meta. Poi per una serie di fortunate coincidenze, Bari si è ripresentata ai miei occhi e così ho preso la palla al balzo, decidendo di andare alla scoperta di questo angolino di Puglia.
E adesso? Semplice. Vorrei ritornarci!
Indice dei contenuti
Bari e dintorni cosa vedere
Atterro a Bari in prima mattinata e con estrema facilità raggiungo il centro città, grazie al treno regionale che mi porta dall’aeroporto fino alla stazione centrale, ubicata alla fine di Via Sparano, la celebre via dello shopping cittadina. Da qui, con un bus raggiungo il B&B scelto per il mio soggiorno e sono già di fronte alla prima sorpresa: il mio B&B si trova a pochissimi metri dalla Cattedrale di San Nicola e così questo è il mio “benvenuto” in città, direi proprio niente male!
Il programma del mio weekend prevede di concentrare la visita di Bari durante la mattinata del mio arrivo, per poi andare a visitare nel pomeriggio il borgo bianco di Cisternino.
Il secondo giorno sarà dedicato ai paesini di Giovinazzo, Molfetta e Trani per poi completare il tour il terzo giorno con Polignano a Mare e Monopoli.
La mia scelta è ricaduta su questi borghi in quanto, non volendo noleggiare la macchina, avevo deciso di muovermi solamente con i mezzi pubblici pertanto ho sfruttato al massimo la rete ferroviaria regionale.
Se da un lato questo mi ha consentito di rilassarmi moltissimo e di godermi il panorama della campagna pugliese durante i tragitti in treno, dall’altro lato non mi ha permesso ad esempio di raggiungere Locorotondo, altra località che avevo in programma ma che non era per nulla agevole da raggiungere. Pazienza, sarà per la prossima volta!
Cosa vedere a Bari in un giorno
Arrivando alla stazione ferroviaria di Bari, ci si rende subito conto delle due anime della città. La parte moderna, ovvero le vie dello shopping che si sviluppano parallele e perpendicolari alla celebre Via Sparano, fa da contraltare alla più affascinante Bari vecchia, che potremmo dire essere delimitata da Corso Vittorio Emanuele II a sud e dal Lungomare Imperatore Augusto sugli altri tre lati.
Addentrarsi nel dedalo di vicoli di Bari vecchia è come fare un viaggio nel Medioevo, il tempo sembra essersi fermato e vedere le donne che ancora fanno le orecchiette sedute fuori dalla loro abitazione è uno degli spaccati urbani più tipici ed emozionanti mai visti.
Bari vecchia è il centro storico della città, dominato ovviamente dalla Basilica di San Nicola, patrono della città che secondo la leggenda avrebbe dato il via alla tradizione di Santa Klaus ovvero Babbo Natale.
Il miglior modo per godersi Bari è proprio quello di gironzolare casualmente tra un vicolo e l’altro e passeggiare sulle mura cittadine, partendo dal Teatro Margherita e arrivando alla piazza della Basilica di San Nicola. Ti stupirai di quante chiese si possano incontrare nel centro storico, una tra tutte la cattedrale, che domina Piazza dell’ Odegitria. Se ti incuriosisce la visita di Bari, ti consiglio di leggere anche questo mio articolo dedicato.
Quali paesi visitare vicino a Bari
Il territorio attorno a Bari è ricchissimo di attrazioni, per la maggior parte dei casi ben serviti dalla linea ferroviaria regionale e dunque non ci sarà certo da annoiarsi.
Il mio viaggio alla scoperta dei dintorni di Bari è iniziato da Cisternino, il borgo bianco della Val D’Itria, a poca distanza da Locorotondo e Alberobello. Cisternino si raggiunge con un comodo bus in partenza dalla stazione di Fasano, dove ferma il treno regionale che parte dalla stazione centrale di Bari, dunque comodo e molto frequente.
Essendo dicembre, il borgo era completamente addobbato a Natale: il verde dei rami con i fiocchi rossi, le lucine e le palline di Natale creavano un bellissimo contrasto sui muri bianchi delle abitazioni, tanto che gli stretti vicoletti del borgo sembravano usciti da un libro di fiabe, complice anche il silenzio surreale e le pochissime persone incontrate.
Un’intera giornata è poi stata dedicata ai tre paesini marinari a nord di Bari ovvero Giovinazzo, Molfetta e Trani, collocati uno dopo l’altro sulla linea ferroviaria che da Bari conduce a Barletta.
Giovinazzo è stata la sorpresa assoluta dell’intero viaggio! I vicoli deserti, la luce del sole ancora flebile del mattino, un cielo limpidissimo e il mare super-wow con le barchette colorate attraccate nell’insenatura del porto.
Molfetta mi colpisce per il bianco candido dei suoi edifici che si affacciano sul porto, specialmente il Duomo Vecchio di San Corrado e le sue due torri campanarie che svettano sul profilo del borgo.
E infine Trani, con la stupenda cattedrale che domina la piazza principale e fa da contraltare al Castello Svevo sull’altro lato. La cattedrale di Trani è uno dei più significativi esempi di architettura romanica pugliese.
Il mio ultimo giorno di permanenza è dedicato a Polignano a Mare e Monopoli. La prima, famosissima per essere la città natale di Domenico Modugno, è pienissima di punti fotografici (oggi si direbbe “instagrammabili”) che ovviamente non mi faccio scappare.
Bianca e arroccata su una falesia a picco su un’insenatura con un mare da sogno ai suoi piedi, Polignano a Mare è uno dei borghi pugliesi affacciati sull’Adriatico più belli in assoluto. Il centro storico va vissuto avventurandosi tra i vicoli e gli edifici, con le piazzette che si aprono all’improvviso, con panorami incredibili sul mare.
Polignano è definita “il paese della poesia” perché sui muri, sulle scalinate del centro storico e persino sulle porte, troverai versi e parole di poeti e scrittori famosi, dipinti a mano.
Non perderti il Ponte Borbonico, che oltre ad offrire un panorama stupendo sul borgo e condurre alla piazza che ospita oggi la statua di Modugno, è famosissimo perché consente una visuale indimenticabile su Cala Porto, la caletta più famosa di Polignano e forse dell’intera Puglia.
Monopoli è la mia ultima tappa e così chiudo in bellezza il mio tour pugliese: anche questo borgo è carinissimo e invita letteralmente a perdersi senza una meta precisa tra i suoi vicoli, magari sedendosi in un ristorantino e godendosi un pranzo tranquillo e molto “local”.
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