Finalmente sono riuscita a fare quel viaggio che per ben due volte era stato cancellato: sono volata a Vilnius, capitale della Lettonia e centro storico Patrimonio Unesco, per un weekend e ho scoperto una città pienissima di spazi verdi, giovane e frizzante, ricca di storia e tradizioni ma allo stesso tempo proiettava verso la modernità.
E con quel carattere nordico che si respira nelle regioni scandinave e baltiche, frutto della commistione tra Natura prorompente, cieli limpidi, aria pulita e immensi spazi poco antropizzati.
Spero di trasmetterti almeno una goccia di tutta questa meraviglia! Partiamo!
Indice dei contenuti
Vilnius dall’aeroporto al centro città
L’aeroporto internazionale di Vilnius dista solamente 6 km a sud dalla capitale ed è ben collegato al centro città con la linea pubblica dei bus.
Tieni però a mente che a Vilnius gli autobus circolano fino alle 24 quindi oltre questo orario conviene affidarsi a servizi privati tipo Uber, che in Lituania è utilizzatissimo.
Le linee bus 1 e 2 percorrono la tratta dall’aeroporto alla stazione ferroviaria di Vilnius, la quale dista 15 minuti a piedi dal centro storico. Il costo del biglietto acquistato a bordo è di 1€ a tratta a persona per circa 30 minuti di tragitto.
Esistono ovviamente anche servizi taxi, bus navette e persino la linea ferroviaria dall’aeroporto al centro città ma data la distanza irrisoria, gli autobus sono certamente la soluzione migliore e più economica.
Come muoversi a Vilnius
A dire il vero, Vilnius non è una città piccolissima: oltre al centro storico dichiarato Patrimonio UNESCO, esiste anche una parte nuova e moderna che però risulta meno interessante dal punto di vista turistico, se non per una passeggiata serale tra ristoranti e localini.
Il mio consiglio è dunque di muoversi a piedi e scoprire con calma i quartieri della città: la Old Town (il centro storico patrimonio UNESCO), la piazza della Cattedrale, la collina della Torre di Gediminas, la collina delle Tre Croci e la repubblica di Uzupis sono a poca distanza l’uno dall’altro e non vale la pena utilizzare bus e mezzi pubblici.
Se invece hai in programma di visitare i dintorni di Vilnius, la rete ferroviaria lettone è efficientissima e molto puntuale: con poco più di 10€ ho acquistato il biglietto a/r per andare a visitare la cittadina di Trakai, famosa per il suo castello di mattoni rossi che campeggia anche sulle copertine delle Lonely Travel… ma di questo vi parlerò in un altro blogpost.
Nel frattempo, se ancora non lo fai, ti consiglio di seguirmi sulla mia pagina Instagram, dove ogni settimana pubblico post e reel sui luoghi che visito durante i miei viaggi… magari ci troverai qualche info che fa al caso tuo!
Vilnius cosa vedere in 2 giorni
Un weekend è il tempo perfetto per visitare questa capitale dal fascino nordico, che mantiene parallelamente dei tratti che rimandano alla sua storia di dominazione sovietica comunista.
La prima mattinata di visita va certamente riservata al cuore pulsante della città, nonché zona più famosa e turistica ovvero la Old Town. Questo quartiere è stato dichiarato Patrimonio Unesco e non è difficile capirne il perché: il fascino delle sue stradine, delle torri, dei palazzi, degli edifici e delle chiese è decisamente indiscutibile e non a caso viene considerato uno dei centri storici più importanti del Barocco nell’Europa centrale ed orientale.
Una passeggiata lungo le vie pedonali Didzioji Gatvé e Pilies Gatvé è sufficiente per immergersi immediatamente nell’atmosfera cittadina e per incontrare moltissime delle attrazioni principali: dalla chiesa di San Casimiro all’Università, che con i suoi 13 cortili è accessibile liberamente al pubblico, dalla Chiesa di Sant’Anna ai Bernardinai Garden, Vilnius stupisce ad ogni angolo e può essere davvero definita un “libro di stili architettonici”.
La mattinata può concludersi con l’esplorazione della zona forse più particolare di Vilnius, ovvero l’auto-proclamata Repubblica di Uzupis.
La storia incredibile di questo piccolo angolo di Vilnius iniziò nel 1997 un po’ per scherzo e un po’ per sfida, quando l’artista Romas Lileikis diede vita a questa realtà, che si dotò di una costituzione di 41 articoli e il cui Parlamento si riunisce tutt’oggi in un bar.
Il nome significa “al di là del fiume” e si riferisce alla posizione del quartiere, che si trova esattamente oltre il fiume Vilnia rispetto alla Old Town.
Durante il periodo sovietico questo quartiere di fabbriche, abitato da lavoratori ed operai, era visto come un’area periferica. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, visse un periodo di decadenza, degrado e abbandono, con case disabitate o popolate da senzatetto e con una notevole presenza di prostitute e criminali.
In seguito all’indipendenza della Lituania dall’Unione Sovietica, a metà degli anni ’90, il quartiere riprese a popolarsi di studenti della vicina Accademia delle belle arti e di artisti e intellettuali lituani che si trasferivano qui per aprire laboratori, gallerie, bar e caffè.
Pian piano le facciate grigie e tristi degli edifici di stampo sovietico furono oggetto di trasformazioni architettoniche ed espressione di creatività artistica, trasformando la zona completamente e donando al quartiere una romantica atmosfera bohèmienne che ricorda la Montmartre parigina o la Christiania di Copenhagen.
Il pomeriggio del primo giorno di visita può essere dedicato all’escursione alla vicina cittadina di Trakai, di cui parleremo in un prossimo blogpost.
Il secondo giorno di visita non rimane che concentrarsi sull’esplorazione della zona della Cattedrale, che risplende con il suo colore bianco candido e si staglia sul cielo blu della capitale, a fianco alla torre circolare che faceva parte delle antiche mura.
Alle spalle dell’edificio religioso si ergono le due colline verdeggianti conosciute come Collina della Torre di Gediminas (l’unico resto esistente dell’antico castello) e la Collina delle Tre Croci.
Mentre la prima è raggiungibile a piedi con un ripido sentiero alle spalle della cattedrale o con una comoda funicolare al costo di 1€ a persona a tratta, la collina delle Tre Croci va per forza conquistata a piedi.
Il sentiero immerso nel bosco è meraviglioso e attraverso nuovissime scalinate di legno si raggiunge in circa 15 minuti la cima, sulla quale svetta il monumento bianchissimo delle Tre Croci.
Questa parte della città permette di rendersi conto di quanto Vilnius sia ricca di parchi e giardini: ammirando il panorama dall’alto delle due colline quello che colpisce è la quantità di spazi verdi che occupano il centro storico. Forse non siamo più abituati a vedere una città in cui sono i monumenti che spuntano qua e la’ in mezzo al verde e non il contrario!
Terminiamo la nostra visita della città passeggiando in un altro giardino che si trova a fianco al Bastione della città, uno dei pochi resti dell’antica cinta muraria che proteggeva la Old Town.
Questo giardino è da vero Local, non è nemmeno citato nelle guide turistiche e l’ho scoperto casualmente consultando una mappa ricevuta al mio arrivo in hotel: un vero angolo di pace in cui effettivamente si incontrano solamente lituani intenti a leggere o ad ammirare il panorama sulla città dall’alto.
Dal Bastione completiamo il nostro tour passeggiando sull’ultima parte di zona pedonale, lungo Ausros Vartu Gatvé, che conduce alla Porta dell’Aurora e alla chiesa ortodossa del Santo Spirito, la principale dell’intera Lituania.
Come già sperimentato con l’articolo su Tirana, altra capitale che ho avuto il piacere di scoprire questa primavera, anche per Vilnius potrai scaricare il programma di visita in formato pdf, modificabile ed adattabile alle tue esigenze e ai tuoi interessi.
Spero di averti incuriosito e di averti trasmesso anche solo un briciolo della bellezza di questo paese: se ancora non lo fai, seguimi anche su Instagram e vieni a vedere i contenuti che ho pubblicato e iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato su tutti i nuovi blogpost pubblicati.
Ci vediamo in giro per il mondo!