Sono tornata dal mio viaggio in Oman da una settimana e ho iniziato a scrivere questo articolo molte volte, senza trovarlo mai abbastanza convincente: volevo darti tante informazioni e dirti tante cose ma alla fine ho capito che è impossibile racchiudere tutto in un solo blogpost.
Quello che ho vissuto non è stato un semplice viaggio ma un’Esperienza a 360 gradi che merita molto spazio e molte parole.
Pertanto, quello che troverai in questo primo blogpost sono le informazioni generali, utili per convincerti prima di tutto a venire in Oman e poi per aiutarti nella pianificazione del tuo viaggio. Buona lettura!
Indice dei contenuti
- Dove si trova l’Oman?
- Quanto è sicuro l’Oman?
- Qual è il periodo migliore per visitare l’Oman?
- Quanto costa una vacanza in Oman?
- Perché andare in Oman?
- Com’è il mare in Oman?
- Oman: situazione attuale, l’Islam e la condizione delle donne
- Documenti necessari per l’ingresso in Oman
Dove si trova l’Oman?
Domanda non scontata. Almeno metà delle persone a cui ho parlato dell’Oman, avevano una vaga idea (o non ce l’avevano proprio) di dove si trovi questo paese di 309.500 km2, su cui vivono circa 5 milioni di persone.
L’Oman è il terzo paese per estensione della Penisola Arabica, della quale copre l’estremità sud-est, affacciandosi sul cosiddetto Mar Arabico, parte integrante dell’Oceano Indiano. Confina a nord con l’Arabia Saudita e con gli Emirati Arabi, a ovest con lo Yemen. Preciso i suoi confini nazionali perché su questa parte di mondo spesso nutriamo dubbi e pregiudizi che è bene sfatare e di cui ti parlerò tra pochissimo.
Quanto è sicuro l’Oman?
Questa domanda si collega alla questione dei confini: dopo aver detto alle persone che l’Oman si trova nella Penisola Arabica, dunque nella parte di mondo prevalentemente di fede musulmana, generalmente la domanda sulla sicurezza sorge spontanea!
Rispondo semplicemente dicendo che l’Oman è considerato la Svizzera della Penisola Arabica e che viene anche chiamato “il paese dell’Islam gentile”. L’Oman è assolutamente sicuro, non ha rapporti di alcun genere con il vicino belligerante Yemen e lo spazio aereo omanita è stato ad esempio inibito ad Israele, da quando si sono riaccesi gli scontri a Gaza.
Tutto questo per dire che l’Oman è un paese estremamente pacifico e in cui si può viaggiare senza ansie di nessun tipo. Gli omaniti sono una popolazione ospitale, gentile e servizievole, sarà sufficiente qualche semplice accorgimento comportamentale e d’abbigliamento (tenendo conto dei dettami islamici) per godersi la propria vacanza tranquillamente.
Qual è il periodo migliore per visitare l’Oman?
L’Oman è situato nella zona tropicale del nostro pianeta, dunque, la temperatura è piuttosto alta durante tutto l’anno. Per un viaggio qui, sicuramente vanno evitati i mesi da maggio ad agosto perché le temperature diventano incredibilmente elevate e diventa difficilissimo viverci.
Per tutto il resto dell’anno, il clima è buono, le piogge sono poco frequenti ma va tenuto conto che, se si decide di fare qualche escursione nelle zone montuose dell’interno, una felpa può essere utile per le ore mattutine e serali più fresche. Attenzione però che il clima è imprevedibile: nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (febbraio 2024), l’Oman nord occidentale è tormentato da alluvioni e piogge torrenziali, persino con grandine e neve sulle cime più alte della regione delle montagne. Le zone che solo due settimane fa io ho visitato e attraversato, sono sommerse da acqua e fango, rendendo impossibili gli spostamenti.
Quanto costa una vacanza in Oman?
Rispondere a questa domanda è difficile, ovviamente molto dipende da cosa si vuole fare.
I voli aerei hanno un costo molto variabile: si può optare per un volo in partenza dai principali aeroporti italiani, con scalo generalmente a Istanbul, al costo di 300/400 euro a persona oppure preferire il volo diretto da Milano Malpensa che costa un po’ di più (500/600 euro a persona) ma offre la comodità di portarti a destinazione in sole 6 ore di volo, senza lo stress degli scali intermedi e delle attese in aeroporto.
La benzina in Oman costa 0,60€ al litro (dato aggiornato a gennaio 2024) e con 4/5 euro si può consumare un pasto più che dignitoso nei ristorantini locali. A Muscat, la capitale, i costi sono leggermente più elevati ma ci si resta generalmente una sola notte, dunque, incide gran poco sul budget.
Tutti gli altri costi dipendono dal tipo di esperienza che si vuole vivere: io ho preferito alloggiare in una guesthouse situata a Ras Al Hadd, un villaggio di pescatori all’estremità sud-est del paese, in posizione strategica per visitare quella parte del paese.
Era mio desiderio scoprire quanto più possibile dell’Oman durante questo primo viaggio e tornarci eventualmente in un secondo momento per una vacanza di solo relax al mare.
Guesthouse Casa Oman è stata la soluzione perfetta per le mie esigenze: alloggio certamente non lussuoso ma pulito e confortevole, cucina ottima e un calendario escursioni settimanali invidiabile. Io ho scelto di prendere parte a tre escursioni, per un totale di 6 giorni su 8 complessivi di viaggio, pranzi e cene inclusi, oltre all’utilizzo del pick-up a noleggio e la visita guidata della capitale Muscat.
In conclusione: io personalmente ho speso € 2100 a persona, incluso volo diretto da Milano Malpensa (compagnia aerea Oman Air) nel periodo fine gennaio/inizio febbraio, noleggio pick-up, escursioni guidate, pranzi e cene e persino spese personali per souvenir e regalini.
Perché andare in Oman?
Perché è il “paese delle mille e una notte”. Può bastare come motivazione? Ho scoperto un paese meraviglioso, magico, in cui certamente tornerò per conoscerne anche altre zone.
E penso che ci si debba andare il prima possibile, prima che il turismo diventi di massa e la modernizzazione entri a gamba tesa nella vita ancora “tradizionale” che si respira nei villaggi. Già avvicinandosi alle città più popolose, ci si accorge che la globalizzazione avanza e credo che tra qualche anno anche l’Oman sarà paragonabile ad altre mete emiratine come Dubai o Abu Dhabi.
Consiglio di visitare l’Oman perché è per tutti: offre talmente tanti paesaggi e panorami che soddisfa viaggiatori di ogni genere e di ogni età. Gli amanti della montagna troveranno emozionanti i trekking nei wadi (fiumi). Per gli appassionati del mare, le sue acque calde e trasparenti sono l’ideale per una vacanza relax. I più piccoli si divertiranno rotolandosi sulle dune del deserto o giocando a nascondino nelle oasi.
A tutto questo si unisce la storia, la cultura, l’archeologia e le tradizioni locali che per me hanno giocato un ruolo ipnotico, portandomi ad amare profondamente questo paese e a commuovermi quando me ne sono andata (si si, ho fatto lacrimuccia e non me ne vergogno).
Com’è il mare in Oman?
Come già preannunciato, questa mia prima esperienza di viaggio in Oman non prevedeva molte soste mare ma sono comunque riuscita a ritagliarmi una giornata per godermi le bellissime spiagge nelle vicinanze di Ras Al Hadd, dove alloggiavo.
La spiaggia di Al Batin, a soli 3 km da Ras al Hadd, chiamata anche la spiaggia del pescatore è bellissima, un lungo litorale che digrada dolcemente in un mare dai colori pazzeschi, dal trasparente al celeste intenso. Colori che non hanno nulla da invidiare ad altre mete più celebri nell’Oceano Indiano, con il plus di poter vedere anche le tartarughe!
La cosa che ho amato maggiormente è che questa spiaggia è super selvaggia, nessuno stabilimento, pochissima gente (per non dire nessuno) ed immensi spazi solo per me. Questo ovviamente può essere per qualcuno un fattore negativo ma per me non lo è stato assolutamente. Peraltro, appena usciti dalla spiaggia, si trovano anche dei servizi igienici pubblici pulitissimi e gratuiti.
A circa 17 km da Ras Al Hadd c’è un’altra bellissima spiaggia, conosciuta come Ras al Jinz, che ospita una riserva per le tartarughe: l’ingresso è a pagamento ma la bellezza e la tranquillità sono assicurate. Alle spalle della spiaggia si estende una scogliera che sembra un canyon, per la gioia degli amanti della fotografia e delle riprese video.
La raccomandazione è di chiedere sempre consiglio su quale spiaggia frequentare per avere la certezza che sia una di quelle in cui è consentito rimanere in costume: siamo ospiti in un paese musulmano e io penso che sia giusto rispettare le loro usanze, anche se per noi sono molto distanti culturalmente.
Oman: situazione attuale, l’Islam e la condizione delle donne
L’Oman è in un momento di forte crescita economica e turistica. Fino al 1970 non esisteva l’anagrafe nazionale, l’acqua corrente, l’elettricità e le strade asfaltate (fatta eccezione per il 15 km che collegavano il vecchio aeroporto al Palazzo del Sultanato): il paese era molto arretrato e la sua popolazione viveva in condizioni spesso piuttosto precarie.
A partire dal 1970, quando Sultan Qaboos salì al trono con un colpo di stato ai danni del padre, il paese ha subito una vera e propria rivoluzione economica, politica e sociale.
Parlare con gli omaniti di Sultan Qaboos è come parlare di un “padre della patria”, tanta è l’adorazione che ancora oggi hanno per lui (nonostante sia mancato a gennaio 2020 dopo 50 anni di sultanato): a lui si deve l’attuale rete stradale (in fortissima ulteriore espansione), l’arrivo dell’elettricità e dell’acqua corrente in tutte le regioni del paese, la scuola gratuita per tutti fino all’Università, la realizzazione di moltissime opere pubbliche, a cominciare dalla costruzione di quella che all’epoca fu la Moschea più grande al mondo, situata a Muscat e che porta il suo nome.
L’Islam praticato in Oman è ibadita (dunque né scita né sunnita): ha molte caratteristiche in comune con l’Islam “tradizionale” ma aggiunge alcuni aspetti peculiari che concorrono a definire l’Oman il “paese dell’Islam gentile”. Non è raro a Muscat vedere le ragazze senza il velo, simbolo di una religiosità che si sta adeguando alle necessità pratiche e alle abitudini del mondo occidentale.
Dalle chiacchierate avute con gli omaniti in questa settimana di viaggio, ho capito che alle donne non viene imposto il velo e il fatto di non vederle passeggiare per le strade non implica che siano segregate in casa. Anzi. Le donne omanite sono normalmente impiegate negli uffici pubblici e privati, considerate mansioni di alto livello, ancor più a testimoniare il rispetto a loro riservato.
Documenti necessari per l’ingresso in Oman
Per permanenze all’interno del paese fino a 14 giorni non è richiesto il visto turistico; pertanto, all’arrivo all’aeroporto di Muscat dovrai solamente armarti di pazienza (2 lunghe ore, nel mio caso!) per superare i controlli in frontiera, che consistono nella verifica della validità del passaporto, raccolta delle impronte digitali e fotografia. Diciamo che gli omaniti non sono esattamente quello che si dice un popolo laborioso e veloce!
Per chi invece vuole rimanere in Oman per un periodo superiore ai 14 giorni, è necessario richiedere il visto turistico online, da esibire già al momento dell’imbarco in aeroporto in Italia.
Non sono richiesti né consigliati vaccini di alcun genere.
Le condizioni sanitarie in Oman sono buone e le strutture mediche sono di buon livello ma è come sempre molto consigliato avere un’assicurazione medica che copra eventuali spese sanitarie che si potrebbero rendere necessarie.
Io mi sono affidata anche per questo viaggio a Heymondo, che offre assicurazioni di viaggio “taylor made” in base alle proprie esigenze: in questo articolo te ne parlo accuratamente e ti regalo anche uno sconto del 10% sulla tua prossima polizza viaggio.
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